Buon
inizio settimana! La recensione di oggi è dedicata ad un romanzo che racconta
di una vita intera e dell'amore che impazza intenso e profondo nell'esistenza
barcollante della protagonista, di nome Lidia. Una storia che non disdegna la
poesia ed il romanticismo, avvicinandoci in modo delicato e sentito al mondo
dei sentimenti e al senso di appartenenza. Pubblicato da Leone editore, che ringrazio per la fiducia, Pelle d'oca è scritto da Domenico Luigi Pistilli.
Titolo: Pelle d'oca
Autore: Domenico Luigi Pistilli
Editore: Leone
Pagine: 192
Genere: Romanzo
Prezzo: € 9,90
Uscita: 2015
TRAMA
Durante una
notte insonne Lia ripercorre la sua vita sentimentale, iniziando dal primo
innamoramento che, seppure inespresso, è risultato essere tanto radicato da
influenzare ogni futura relazione. Nella vana ricerca dell’amore puro vive
svariate esperienze restando nel tempo saldamente ancorata al proprio sentire
giovanile, custodito gelosamente per tanti anni. Decide infine di trasferirsi
all’estero per godere tranquillamente della sua terza età, ma il destino ha in
serbo altro per lei, perché non ci sono più scuse dietro cui nascondersi.
Domenico
Luigi Pistilli terminati
gli studi di natura economica, ha lavorato nel settore del credito. È pervenuto
alla scrittura in età matura, istintivamente, nel 2011 dopo avere percorso la
strada della pittura. Pelle d'oca è il suo esordio con Leone editore.
Pelle d’oca è un romanzo che ti
aspetteresti da una donna e invece l’autore è un uomo dotato di una profondità
e sensibilità disarmanti.
Lia, la protagonista, è una donna
giunta ad un'età estremamente matura che le permette di guardare indietro ed
osservare la propria esistenza, il proprio cammino di essere umano e di anima
innamorata di un sogno che l’ha condotta alla soglia di un’età importante, senza
aver mai abbandonato un sentimento a cui ha promesso l’eternità senza
pretendere nulla in cambio. Quel sentimento si chiama Amore, quello con la A
maiuscola, quello che scavalca i limiti del tempo, che se ne frega se è
corrisposto o meno, insomma, il sentimento puro che si nutre di se stesso e che
attende in eterno. La narrazione si alterna tra la prima persona e la terza
persona, mettendo in scena, di volta in volta, un passato dove si raccontano i
passi dell’amore che ha vissuto la protagonista ed un presente piuttosto
grigio, nel quale sembra esserci una sorta di angosciata visione di una vita
vissuta essenzialmente nell’illusione.
Perché pelle d’oca? E’ questa la
meravigliosa e al contempo terribile sensazione che Lia prova quando vede per
la prima volta Massimiliano. E’ una
ragazzina e anche senza averci ancora parlato, senza sapere nulla di lui, se
ne innamora follemente, tristemente oserei dire, con una melanconia e una
potenza struggente da far rabbrividire. Ecco la pelle d’oca. Una sensazione che
abbraccia l’intero corpo e ti congiunge, senza volontà e senza combattere, all’unisono
con la presenza straziante dell’altro, persino laddove non c’è altro che
assenza e silenzio e straniamento.
“E’ difficile però descrivere
con precisione quello che davvero accadde: provai delle emozioni che non
riuscivo, e non riesco tuttora, a definire per mezzo delle parole. Percepii
nitidamente la sensazione di essermi avvicinata a qualcosa impossibile da
comprendere e da codificare, ma che ebbe su di me un magnetismo potente.”
L’autore, con fare delicato e
sommesso, sciorina un intimismo devastante, una profondità così femminile ed
intrinseca al mondo delle emozioni che è difficile non avvertirne il
coinvolgimento. Chi non ha sognato l’amore ideale? Chi non ha costantemente
desiderato di strappare il proprio uomo dai sogni? Lia sopravvive all’amore
dopo aver conosciuto Massimiliano senza averlo mai avuto. La loro è stata un’amicizia
fuggevole, muta, stordita dall’introversione e dalla timidezza dell’età. Eppure
la donna non ha mai dimenticato quella sensazione, quella pelle d’oca struggente
che ha piantato radici nel suo corpo e nel suo cuore.
“Un amore così profondo può
resistere a tanti uomini e ad altrettante storie vissute; può sopravvivere al
fluire stesso del tempo.”
Lia vorrebbe preservare se stessa
pura, in nome di un amore puro, e di un per sempre soltanto agognato. Eppure
vivrà con costanza e una certa determinazione molte storie d’amore con gli
uomini più disparati, cercando, in ognuno di essi qualcosa che la strappi a
quell’eterno desiderio di ricongiungimento con un fantasma ideale.
La mano sensibile dell’autore
ci permette di guardare da vicino i pensieri di Lia, di accarezzarli e
contemplarli fino a farli nostri. Quei pensieri sono ardenti, malinconici,
sottili richiami di un’attesa infinita, di qualcosa che si agita ma che non può
urlare. Un’energia primordiale, atavica che la unisce a quel ragazzo che è
stato come una meteora nella sua vita e che non ha mai potuto conoscere per
davvero. Un semi sconosciuto che si è trasformato in un fantasma che
nonostante la sua essenza invisibile le dona più energia e slancio vitale di
chiunque altro uomo in carne ed ossa. L’energia pura ed incontrastata dell’amore
che le ha permesso di andare avanti, ravvivando le sue percezioni e le sue
emozioni.
“Ciò che provavo per lui era
simile ad una scossa elettrica: il solo pensare a lui dava al mio essere una
sensazione di benessere e di pienezza. Era la mia fonte imperitura di energia e
così è rimasta per i cinquant’anni a seguire.”
Intenso, fisico, palpabile.
Meccanismi interiori che generano fiotti di sentimenti. L’io di Lia è un turbine
di pensieri, idee, ricordi, memorie e ripensamenti. Un idillio acuto di sogni
ed incubi, dove le percezioni di qualcosa di irreale si confondono alla vita
vera che funge da rifugio ma mai da casa. Gli amori sono stazioni di passaggio,
gli incontri sessuali voraci ma diventano presto fugaci morsi dai quali
liberarsi perché ogni fibra, ogni cellula del corpo di Lia è soggiogata dalla
memoria e dal senso di appartenenza per l'altro.
La sua esistenza scorre come a
rallentatore e l’autore mette a nudo le sue esperienze di vita fondamentali, il
rapporto con la madre e quello che lei stessa avrà con la figlia Ilaria, dopo
aver sposato l’uomo che in qualche modo l’aveva avvicinata al sesso facendole
vivere una piccola violenza. Il rapporto con il mondo dei sentimenti è molto particolare.
Lia è in costante ricerca di affetto, di accettazione. In molti passi del libro
ho percepito tristezza perché i ricordi sono una condanna senza salvezza. Ogni
volta che viveva un momento buio, soprattutto quando un amore finiva, il senso
di quel sentimento eterno la rassicurava, la cullava, la proteggeva,
preservandola dalle brutture del mondo. La purezza e l’illusione di quell’amore
custodiva la sua vera essenza. Lia è fondamentalmente triste e sola. La sua
vita sentimentale è un susseguirsi di storie incompiute, come figli che nascono
a metà e la colpa è ascrivibile soltanto a se stessa, alla sua incapacità di
lasciarsi andare, perchè la sua mente ed il suo cuore appartengono ad un’altra
storia, ad altre mani, ad un altro universo.
Domenico Luigi Pistilli crea
un romanzo che sembra un’educazione all’amore, un continuo cercare la forza per
lasciarsi andare ma prima ancora ad amarsi e ad accettarsi. Lia è una donna con
le sue paure, le sue ossessioni, la sua complessità. Non riesce ad abbandonarsi
al suono della passione, almeno non fino a quando non avrà raccolto tante
esperienze, tanti volti e corpi con cui condividere le proprie ansie ed
incertezze.
Indi l’amore, quello vero e
completo, è soltanto per i coraggiosi.
“Ci vuole coraggio nell’amare
senza remore, e coraggio nel mettersi a nudo nelle mani di un altro.”
Il suo percorso è quello
votato alla ricerca delle proprie sensazioni, del proprio corpo e della propria
mente ed in questo senso quegli uomini, pur non rappresentando l’amore, le sono
serviti per avvicinarsi a se stessa, per conoscersi e per scoprirsi, per
toccarsi con le mani dell’anima.
Del resto, il titolo così
evocativo e suggestivo, lo rappresenta alla perfezione: pelle d’oca, indi
carnalità, fisicità, fulmine mentale che scarica la propria energia attraverso
la pelle. Questo significa pelle d’oca.
I suoi amori, Mario quello
freddo, Amedeo l’immaturo, Guido il maniaco, non possono reggere l’amore
giovanile che porta inciso il nome di Massimiliano ma le permettono di
maturare, di conquistare consapevolezza e riconoscimento delle proprie
attrattive e possibilità.
L’autore fa in modo di non
farci mai dimenticare che Massimiliano è una fantasia e in quanto tale nessuno
può competere con un ideale fatto di purezza e di intensità.
“Le emozioni vagano caotiche,
senza riuscire a trovare un punto in cui placarsi; risuonano dentro e mi
riportano al solito stadio di non ritorno.”
E in effetti neanche Lia può
scordarsene, nonostante la lotta interiore, le ferite, gli spasmi emozionali.
Una nostalgia che ti radica dentro, dovuta a quella pesante consapevolezza che
tutto ciò che lei fa può nulla contro la ricerca costante di quell’ombra che
non l’ha mai toccata ma che vince, inesorabile, contro qualsiasi figura maschile.
Pelle d’oca è emozionante,
poetico, graffiante, è una lunga lettera d’amore inusuale in nome di un sogno
che ha avvolto un’intera vita.
E’ la lotta alla
riabilitazione di quella vita stessa che la protagonista conduce contro se
stessa e contro il mondo. Una riconciliazione, un amore che è salvezza ma anche
tormento.
Lia custodisce la sua vita con
quel sogno. Di solito l’essere umano sceglie l’opposto, ossia di custodire il
proprio sogno con la vita, fino alla morte. Invece lei sceglie di proteggere la
sua esistenza con quel sogno, la preserva, e intanto impara a vivere, si educa
all’amore, ad amare e a lasciarsi amare, conservando dentro il proprio cuore
quel sogno che le infonde la forza e l’energia necessaria per non mollare.
Quell’amore è un santuario ma
è anche un cammino profondo e sentito che la conduce verso la sua unica alba.
“Ti rincontrerò e ti riconoscerò;
non so dove, non so quando, non so come, ma le nostre essenze saranno di nuovo unite, perché siamo viaggiatori dell’universo
e non prigionieri di questa realtà.”
Ho amato queste parole e con
esse il significato più nascosto, quello intimo, personale, privato. Ci sono
libri che ti toccano, e te li senti addosso, libri che ti parlano come se
quella voce giungesse da altri mondi, libri, come questo, che ti raccontano
pezzi di vita, con una chiarezza, una consapevolezza, che uno specchio dal
riflesso fulgido e vivo, non saprebbe fare di meglio.
Dalla trama sembra un bel libro, ma solo leggendo la recensione si percepisce quanto sia meraviglioso! *-* Complimenti davvero per la recensione!
RispondiEliminaE' davvero bello. Mi aveva colpito molto la cover ed il titolo e devo dire che il mio istinto non aveva sbagliato!
EliminaLa cover mi piace moltissimo! E la trama sembra davvero bella; inoltre Antonietta tu gli hai dato ben 5 farfalline, quindi penso che sia davvero un libro speciale! Grazie mille per questa recensione perché già ti ho detto altre volte, mi fido moltissimo della tua opinione in fatto di libri!!
RispondiEliminaVero? la cover arriva subito. Grazie mille Giulia, un abbraccio! <3
EliminaBeh sono stupita che un romanzo così dolce e con un tema che avresti pensato potesse essere sviluppato da una donna, sia invece opera di un uomo. Anche solo leggendo le frasi tratte dal libro che hai scelto si capisce che è un romanzo che rimane!
RispondiEliminaRimane davvero molto ed è proprio come il titolo, in alcuni passi è da pelle d'oca!
EliminaComplimenti per la recensione
RispondiEliminaRispecchia fedelmente lo stato d'animo, la sensibilità e la delicatezza dello scrittore. Mi sono ritrovata in Lia in tantissimi passi del romanzo. Mi verrebbe da dire quasi uno specchio.
Letto due volte e sempre mi commuove.
Grazie mille!
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