Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice La nave di Teseo, oggi vi parlo di Le governanti di Anne Serre.
le governanti di Anne Serre Editore: La nave di Teseo Pagine: 120 GENERE: Narrativa Prezzo: 9,99€ - 16,00€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2025 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟
Trama:
Questa storia si svolge in una grande casa di campagna, isolata dal mondo esterno da altissime siepi e recinzioni; qui vivono i signori Austeur, i bambini, le domestiche e, soprattutto, le loro governanti. Éléonore, Laura e Inès sono belle e giovani, dovrebbero essere responsabili dell’educazione dei ragazzi, ma preferiscono passare il loro tempo a organizzare feste e giochi o passeggiando nel grande parco in cui sono costrette, un po’ regine e un po’ prigioniere. A prima vista questa può sembrare una situazione normale, quasi banale, ma l’apparenza, come spesso accade, può ingannare. Le tre donne, infatti, hanno una grande fame di vita e sono spesso preda di un desiderio erotico frenetico e insaziabile. I loro passatempi preferiti sono appostarsi lungo le siepi che delimitano i confini della tenuta, aspettando un uomo che possa soddisfarle, oppure inseguire i giovani che, casualmente, attraversano il parco per poter godere di loro. Nell’attesa di questi eventi, vagano per la villa in una specie di calma sazia e malinconica, spiate dalla casa di fronte da un vecchio che osserva la loro vita attraverso un cannocchiale. Scritta con l’eleganza delle antiche favole, innervata da una sensualità oscura e da un sottile spirito di commedia, Anne Serre firma una folle fiaba dionisiaca in cui le tre protagoniste ci appaiono di volta in volta selvagge, allegre, crudeli, tenere, ma sempre incredibilmente vitali mentre si uniscono, si separano, si struggono e amano, osservate da un occhio implacabile che non le perde mai di vista. Un racconto che ha l’atmosfera e il fascino di un sogno.
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RECENSIONE
Essere completamente rapiti da un libro non è facile, con Le governanti di Anne Serre, è successo proprio questo. Potrei, in questo momento, gridare al rapimento! Urlare che mi hanno rapito, incantato, soggiogato, stregato, queste tre donnine che hanno popolato per poche ore i miei sogni rendendo la vita un semplice incidente di percorso, laddove la vera fantasia risiede proprio tra queste pagine, che posso con tranquillità definire: magiche.
Dimenticatevi la magia dei bambini, e pensate, invece, a quel tipo di magia che ti tiene sveglio la notte, che intesse i tuoi sogni, che costruisce il tuo futuro e che ti tiene incollato alla gioia di vivere con quella frenesia che ti fa sentire vivo.
Anne Serre, con una prosa elegante, seducente, avvolgente, riesce ad ammaliarti senza che tu ne soffra; non patisci quella sottile manipolazione che solo le grandi penne autorali riescono a fare. Perchè, diciamocela tutta, lo scrittore è un grande mago che usa estro e fantasia per conquistarti e farti dimenticare chi sei e da dove vieni, cucendoti addosso un unico desiderio: far parte del suo mondo.
Laura, Elenoire e Ines sono tre governanti nella casa dei coniugi Auster. Hanno il compito di occuparsi dei ragazzini, ma ciò che gli riesce meglio fare sono le feste. Questo è quello che leggerete nelle prime pagine, e che fate, vi fidate? Ma no! Non lo fate, perchè queste tre giovani fanciulle nascondono segreti indicibili, che vi faranno sicuramente arrossire se non siete pronti a entrare in una realtà dove tutto è sovvertito da una frivolezza e profondità che si alternano lasciandoti a volte interdetti, altre soddisfatti.
Le tre donne amano divertirsi, ridere, giocare, camminano da sole di notte nel grande parco, attirano sconosciuti al loro cancello, godono di quei corpi maschili senza volto e senza nome, regalano piacere e piccoli momenti di felicità perché usano la vita e non si fanno usare dalla vita, perchè sono piene di vita e vogliono prendersi qualsiasi cosa riescano a ottenere.
Sono belle, hanno corpi sinuosi e morbidi, bocche ammalianti e voci paradisiache; lo sa bene il vecchio che le osserva con il cannocchiale, quell’uomo che ogni tanto prende parola e che le descrive come anime in cerca di un fuoco perenne, mai paghe dell’esistenza, che lo provocano, cercano il suo sguardo, si lasciano guardare, anche mezze svestite, anche nei momenti più languidi, perchè lo sguardo maschile le rende potenti e desiderabili.
I ragazzini, le domestiche, i coniugi Auster, tutti le amano, nessuno può fare a meno di loro. Esistono e fanno esistere chi le circonda; sono l’eterna gioventù di quella casa. Sono le risate dei bambini, le chiacchiere delle domestiche, gli incontri brevi ma intensi con gli sconosciuti. Le governanti sono donne che possiedono l’intera casa, che sono il suo respiro e il battito di quel cuore che sopravvive grazie a loro.
Ci sono storie che è difficile spiegare. Non mi sono trovata spesso in questa situazione, per fortuna, ma adesso devo ammettere che, l’unica cosa che posso dirvi, è di leggere questo libro perchè le emozioni e soprattutto le sensazioni che trasmette non possono essere descritte. A me ha toccato corde interne della mia anima, e con una semplicità disarmante, le governanti si sono connesse con i miei ricordi, con la mia memoria, con tutto ciò che ho vissuto, risvegliando in me un amore spropositato per quelle fiabe che non mi vedono più come una bambina, ma come una donna che ha ancora voglia di innamorarsi di una storia che vive di inchiostro e di carta.
È questo il potere di questo piccolo romanzo. Leggendolo c’è il pericolo che possa farvi rinsavire. Perciò fate attenzione se deciderete di leggerlo. Potrete, tra le figure svolazzanti delle governanti, tra le loro corse nel giardino, i loro incontri passionali o le loro lacrime piene di umanità, scoprire che la realtà che state vivendo, forse, non è abbastanza. Magari è troppo adulta per credere ancora nei sogni? Allora, non disperate, le governanti vi mostreranno che non si è mai troppo grandi per sentire il proprio cuore toccato da una favola, e non si è mai troppo razionali, per tornare un po’ bambini.
Non fraintendetemi, in questo libro si parla di amore, di sentimenti e anche di sesso, quindi non è una fiaba per ragazzini. Ma tornare un po’ bambini, in questo caso, significa avere quella leggerezza e prontezza d’animo che molti di noi hanno perso, e che ci rende, una volta ritrovata, affamati come possono esserlo solo i bambini. Desiderosi di scoprire, di imparare e soprattutto di perdersi.
Quando è stata l’ultima volta che vi siete persi? E avete abbattuto tutti i vostri muri, le vostre difese, lasciandovi travolgere senza più paura?
Questo libro fa esattamente questo.
Ti toglie di dosso la maschera. Quella che la società fatta di adulti e di compromessi ci impone di indossare e ti fa correre libero e nudo nel guardino della tua esistenza.
Ma soprattutto, non ti fa vergognare più di niente.
Nè del tuo essere adulto, nè del tuo non essere abbastanza, nè delle tue fantasie, nè delle tue paranoie. Nè del tuo animo, a volte, un po' fragile, che scalpita per venire fuori, e tu, causa regole sociali e imput esterni, schiacci perennemente sotto il peso del tuo bastone di odio e mancata accettazione.
La vergogna di noi stessi è il più grande peso che questa società moderna e digitalizzata ci ha donato. E tutti ci combattiamo ogni giorno, chi per un motivo e chi per un altro.
In queste pagine, si respira aria di LIBERTÀ.
Profumo di riconciliazione, odore di resilienza, voglia di vivere senza infrastrutture con la rinnovata consapevolezza che non dobbiamo più rinunciare ai sogni, perchè se anche non ci crediamo più, c'è qualcuno che ci crede ancora.
Oltre il cancello, vedi, c’è una governante che ti aspetta.
Guardala.
Ascoltala.
Se sei coraggioso abbastanza: seguila.
E non ti preoccupare, se alla fine, verserai una lacrima.
È successo anche a me, quando ho chiuso il libro.
Del resto, non si inseguono i sogni anche se sono solo sogni?
Di sicuro, adesso, il mio cuore batte più forte.
Perciò, grazie.
Davvero.
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