Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice De Agostini, oggi vi parlo di Painted Devils. La leggenda della dea scarlatta di Margaret Owen.
painted devils. la leggenda della dea scarlatta di Margaret Owen Editore: De Agostini Pagine: 543 GENERE: Fantasy Romance Prezzo: 9,99€ - 18,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2024 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni: questo Vanja l'ha provato sulla propria pelle... Dopo aver sconfitto un margravio corrotto, spezzato una maledizione mortale e conquistato il cuore dell'impenetrabile Emeric, ora la più scaltra ladra di Almandia vuole lasciarsi il passato alle spalle. Vuole essere diversa, migliore, più onesta. Le abitudini però sono dure a morire, e quando si presenta l'occasione Vanja si ritrova nuovamente a mentire, rubare, ingannare, sedurre. Per raggiungere i suoi scopi, Vanja si spaccia per la Profetessa della leggendaria Fanciulla Scarlatta, di cui tutti conoscono la nomea di portatrice di benedizioni. Ma quando la piccola bugia comincia a crescere e ciò che ha inventato a prendere forma, le Corti Divine sono costrette ad avviare un'inquisizione e affidare il caso all'affascinante Emeric. Chi è la Fanciulla Scarlatta? È vero quanto dice Vanja? Per salvare il suo amore dagli artigli di un destino avverso, Vanja dovrà affrontare il proprio oscuro passato. Ma fin dove saprà spingersi per proteggere il futuro che lei ed Emeric sognano insieme?
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RECENSIONE
Quando apriamo le pagine di Painted Devils. La leggenda della dea scarlatta, ci immergiamo in una narrazione che intreccia il potere della fede, l'arte della menzogna e la complessità delle relazioni umane. Margaret Owen ci regala un romanzo che non è solo un'avventura ricca di tensione e colpi di scena, ma anche una profonda riflessione sui meccanismi sociali e psicologici che governano la nostra esistenza.
L’autrice dipinge la protagonista con pennellate vivide, mostrando una donna che vive in bilico tra redenzione e autodistruzione. Vanja non è l'eroina tradizionale; è un'antieroina che costruisce il suo mondo su fondamenta fragili fatte di bugie, ma è proprio questa fragilità a renderla così profondamente umana. Il lettore è costantemente coinvolto nella sua lotta interna: può davvero cambiare? È possibile costruire un futuro diverso quando il passato continua a bussare alla porta con le sue ombre?
Ogni sua azione, dal fingere di essere la profetessa di una divinità inesistente al tentativo di mantenere il controllo di un culto che le sfugge di mano, è intrisa di conflitti morali che ci spingono a riflettere su quanto sia sottile il confine tra sopravvivenza e inganno. Vanja non mente per crudeltà o avidità, ma perché la vita non le ha dato altro modo per resistere. Eppure, dietro la sua astuzia, c'è un desiderio struggente di amore e accettazione, un bisogno che diventa il filo conduttore di tutta la narrazione.
Il rapporto tra Vanja ed Emeric fa breccia nel cuore del lettore. L’autrice costruisce una relazione complicata, fatta di silenzi, incomprensioni, ma anche di momenti di disarmante vulnerabilità. Emeric, il prefetto idealista, rappresenta l'opposto di Vanja: dove lei costruisce bugie, lui cerca la verità; dove lei è pragmatica, lui è guidato dai principi. Tuttavia, nonostante le loro differenze, entrambi condividono un trauma comune: il peso delle aspettative e delle ferite del passato.
L’intensità del loro legame non è mai esagerata o superficiale. Owen ci regala dialoghi che svelano i loro pensieri più intimi, gesti che parlano più di mille parole, e sguardi che raccontano tutto il non detto.
Ma l’amore non è solo conforto: è anche una responsabilità, una scelta che comporta sacrifici. Emeric deve decidere se tradire i suoi principi per proteggere Vanja, mentre lei si domanda se sarà mai degna del suo affetto.
Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è l’esplorazione del potere della fede. Il culto della Fanciulla Scarlatta, nato come un inganno, si trasforma in una forza incontrollabile. Owen ci invita a riflettere su come le credenze possano plasmare la realtà: quando un’intera comunità si unisce nella devozione, la linea tra mito e verità diventa indistinguibile. La comparsa della vera Fanciulla Scarlatta, una divinità risvegliata dalle preghiere dei fedeli, incarna questa idea. È una figura tanto affascinante quanto inquietante, simbolo di come il potere divino possa essere sia creatore che distruttore.
Ma il romanzo non si ferma qui. Attraverso personaggi come Udo Ros, il pastore che vede nella fede un rifugio, ed Elske Kirkling, la procuratrice che incarna la legge spietata, Owen ci mostra i diversi volti della religione: conforto, manipolazione e controllo. La Fanciulla Scarlatta stessa non è un’entità onnipotente e benevola, ma una divinità che si nutre delle paure e dei desideri umani, rivelando come anche il divino possa essere plasmato da motivazioni terrene.
Attraverso il personaggio di Kirkling, Owen esplora il tema della giustizia. La procuratrice è un personaggio ambiguo, che rappresenta la rigidità della legge ma anche i suoi limiti. Il suo scontro con Vanja ed Emeric solleva domande importanti: la giustizia deve essere cieca alle circostanze o deve tenere conto della complessità delle vite umane? Kirkling, con la sua autorità fredda e impersonale, diventa il simbolo di un sistema che fatica a bilanciare equità e compassione.
L’autrice costruisce un mondo che è tanto affascinante quanto spietato. Le Haarzlands, con i loro villaggi innevati, le colline ricoperte di biancospino e i ponti traballanti, diventano uno scenario perfetto per una storia di bugie, amore e divinità. Ogni dettaglio, dai riti del culto della Fanciulla Scarlatta ai dialoghi carichi di ironia e tensione, è curato, rendendo il lettore completamente immerso nella narrazione.
Painted Devils non è solo un romanzo fantasy: ci spinge a confrontarci con le nostre contraddizioni, le nostre paure e i nostri desideri più profondi. È una storia che parla di bugie, ma anche di verità; di potere, ma anche di debolezza; di amore, ma anche di sacrificio.
Margaret Owen ci regala una storia intensa, ricca di sfumature e riflessioni. Vanja, Emeric e tutti gli altri personaggi non sono solo figure su carta: sono specchi delle nostre stesse fragilità e aspirazioni. Il libro ci ricorda che, anche nel caos delle nostre vite, possiamo trovare un senso, e forse, una redenzione, nelle relazioni che costruiamo e nelle scelte che facciamo.
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