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mercoledì 6 novembre 2024

Recensione: IL FIUME INCANTATO di Rebecca Ross

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Fazi, oggi vi parlo di Il fiume incantato di Rebecca Ross.

Il fiume incantato

di Rebecca Ross
Editore: Fazi
Pagine: 491
GENERE: Fantasy Romance
Prezzo: 9,99€ - 18,50
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟 

Trama:
L’isola di Cadence è un luogo ricco di magia: le notizie vengono diffuse dal vento, gli scialli possono diventare resistenti come armature e ci sono lame che con un piccolo taglio possono instillare una paura profonda. Da tempo immemore, però, il territorio è diviso dal confine dei clan, una lunga catena di rocce che separa l’Est, dominato dai Tamerlaine, dall’Ovest, su cui regnano i Breccan. Sono passati dieci anni da quando Jack Tamerlaine ha lasciato Cadence per approdare sul continente, dove ha dedicato la sua vita allo studio della musica. Ma quando sull’isola le bambine iniziano a scomparire una dopo l’altra, Jack viene richiamato a casa per unirsi alle ricerche. Adaira, l’erede dell’Est, sa che gli spiriti che governano i quattro elementi rispondono solo alle melodie di un bardo e, credendo che siano coinvolti nelle sparizioni, è costretta a chiedere aiuto a Jack. I due non si vedono da quando erano piccoli e non facevano altro che bisticciare, ma ora, loro malgrado, devono collaborare. Canzone dopo canzone, Jack e Adaira imparano a conoscersi come se fosse la prima volta, mentre scoprono che le cause dietro ai dispetti degli spiriti sono più sinistre di quanto immaginassero. Un antico segreto giace sotto la superficie di Cadence, e potrebbe stravolgere il precario equilibrio dell’isola minacciando la sicurezza di tutti gli abitanti. Un mistero da risolvere, un’isola divisa a metà a causa di segreti ormai dimenticati, due protagonisti rivali sin da bambini, sullo sfondo di un paesaggio che ricorda le splendide brughiere e le scogliere a picco della Scozia. Dall’autrice di Divini rivali e Spietate promesse, una nuova avventura ricca di incantesimi, folklore e romance.

RECENSIONE

Il fiume incantato di Rebecca Ross ci immerge in un mondo avvolto da leggende e misteri dove la magia e l’ancestralità si intrecciano con la vita e i sentimenti dei personaggi. 

La storia si apre con Jack Tamerlaine, un bardo costretto a tornare alla sua terra natale, l’isola di Cadence, dopo un’assenza di dieci anni. Richiamato dal clan per motivi misteriosi, Jack si ritrova ad affrontare antiche rivalità e faide mai risolte, esplorando la sua identità divisa tra due mondi che lo hanno forgiato. 

La narrazione è un viaggio attraverso temi profondi come l’identità, l’appartenenza e il sacrificio. L'isola di Cadence, divisa tra i clan dei Tamerlaine e dei Breccan, diventa simbolo del conflitto tra tradizione e cambiamento, con le sue leggende che si intrecciano alla vita reale dei protagonisti. L’amore tragico che segna la storia dei clan riflette l’eredità di odio e speranza, offrendo un contesto in cui i tropes del ritorno a casa, della scoperta di sé e delle alleanze instabili si fondono a meraviglia. 

Jack è un protagonista sfaccettato, diviso tra il senso di dovere e una nostalgia pungente per un passato che ha lasciato ferite profonde. Le sue interazioni con Adaira, l’astuta rivale d'infanzia, sono un esempio del trope enemies-to-lovers e rivals-to-allies, mostrando come le sfide si trasformino gradualmente in un’intesa complessa e potenzialmente romantica. L’intensità emotiva che pervade le loro relazioni dona alla narrazione una suspense che spinge il lettore a chiedersi come evolverà questo legame. 

Torin, il capitano della Guardia, offre un altro punto di vista con la sua figura di leader autoritario e al contempo padre affettuoso. La sua relazione con Sidra, guaritrice e seconda moglie, aggiunge profondità al racconto, mostrando l’equilibrio tra affetto discreto e tensioni sottese. La capacità di Sidra di vedere il fantasma di Donella, la prima moglie di Torin, introduce un elemento sovrannaturale che arricchisce il tema della rivalità postuma e delle aspettative legate al passato. Sidra e Jack condividono una connessione più sottile, rappresentando un ricordo di ciò che è stato e un ponte verso la comunità e l’identità collettiva del clan Tamerlaine. 

La crescita interiore dei personaggi è evidente nei loro scontri e nelle loro alleanze. Torin, pur essendo un uomo duro, dimostra un lato vulnerabile e protettivo, specialmente nei confronti di Sidra e di sua figlia Maisie, mostrando il peso delle responsabilità familiari e comunitarie. Jack, dal canto suo, è spinto dal conflitto interno tra il desiderio di appartenenza e il rancore verso la madre, Mirin, con la quale ha un rapporto segnato dall’abbandono e dalla speranza di riconciliazione. Questo legame familiare complesso funge da motore per molte delle sue scelte e lo porta a confrontarsi con il significato stesso di casa e le radici che lo legano all’isola. 

Il mondo di Il Fiume Incantato è così ricco di dettagli che l’isola stessa diventa un personaggio autonomo, con i suoi spiriti che fungono sia da alleati che da minacce. La tensione tra superstizione e spiritualità attraversa ogni aspetto della trama, rendendo le interazioni tra i personaggi ancora più intense e piene di significato. Il mistero della scomparsa delle ragazze, rivelato da Torin, aggiunge un senso di urgenza che mette alla prova la forza e il coraggio dei protagonisti, spingendoli a rivelare i loro lati più nascosti e vulnerabili. 

Il Fiume Incantato è molto più di un’avventura fantasy; è una storia che intreccia magia, legami familiari e sfide sociali, esplorando le scelte personali, il peso delle tradizioni e il potere delle leggende. Rebecca Ross ci ricorda che le vere battaglie si combattono dentro di noi e che il coraggio di affrontare il passato e le proprie radici è il dono più grande che possiamo ricevere.

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