Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Mondadori, oggi vi parlo di La falena cremisi di Kristen Ciccarelli.
la falena cremisi di Kristen Ciccarelli Editore: Mondadori Pagine: 468 GENERE: Fantasy Romance Prezzo: 11,99€ - 21,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2024 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
C'è stato un tempo in cui le streghe come Rune erano ai vertici della società, rispettate e temute da tutti. Ora, dopo una rivoluzione sanguinosa che ha condotto al bando della magia e all'emarginazione delle streghe, queste ultime vengono braccate dalle guardie della Nuova Repubblica per essere arrestate e infine giustiziate. A Rune perciò non resta che nascondere la sua vera natura. Ma, se durante il giorno trascorre il suo tempo come una qualunque giovane nobildonna tutta lustrini e mondanità, di notte assume le sembianze della Falena Cremisi per aiutare le sorelle streghe a scappare e salvarsi così da una sorte orrenda. Il suo piano prosegue senza ostacoli fino a che non incrocia sulla sua strada Gideon Sharpe, il servitore più devoto nonché il cacciatore di streghe più spietato della Nuova Repubblica. Sospettando un legame tra la ragazza e la Falena, l'irreprensibile Gideon inizia a frequentarla assiduamente per scoprire la verità e catturare la misteriosa alleata delle streghe. Rune, dal canto suo, per continuare nella sua opera di salvataggio, ha bisogno di informazioni che solo il ragazzo possiede, perciò per estorcergliele decide di corteggiarlo ben sapendo che dovrà prestare molta attenzione. Avvicinarsi troppo al suo affascinante nemico, come una falena alla fiamma, potrebbe essere rischioso. Per il suo segreto. Per la sua vita. E per il suo cuore.
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RECENSIONE
La falena cremisi di Kristen Ciccarelli è un romanzo intenso e molto evocativo, che fonde suspense, emozione e introspezione. Ambientato in un mondo cupo e opprimente, dominato da un regime autoritario che ha dichiarato guerra alle streghe, il plot esplora temi universali di oppressione, resistenza, identità e sacrificio.
Il world building è curato molto bene ed è un naturale punto di forza della narrazione. La Nuova Repubblica emerge come un sistema totalitario che, con il pretesto della pace, esercita un controllo sistematico su ogni aspetto della società. Le strade grigie e nebbiose, le prigioni umide e soffocanti, e i salotti scintillanti dell’aristocrazia creano un contrasto vivido tra apparenza e realtà.
Questo mondo è pervaso da un senso di tensione costante, dove la magia, un tempo simbolo di potere, è ora il marchio della persecuzione. L’ambiente diventa quindi un personaggio a sé, con la sua atmosfera cupa e oppressiva che amplifica i conflitti interiori dei protagonisti.
Rune è una protagonista affascinante, un personaggio pieno di sfaccettature che incarna la resilienza e il sacrificio. Il senso di colpa per aver denunciato la nonna per salvarsi la vita è il fulcro del suo arco narrativo. Questo tradimento, che la perseguita, la spinge a vestire i panni della Falena Cremisi, una figura eroica e tragica che lotta per salvare le altre streghe. Rune è intrappolata tra il desiderio di redenzione e la paura di essere scoperta. La sua vulnerabilità emotiva si riflette nella complessità della sua relazione con Gideon, un uomo che rappresenta tutto ciò che lei odia ma che, allo stesso tempo, la affascina.
Gideon è un antagonista molto ben riuscito. Non è semplicemente un cacciatore di streghe spietato, ma un uomo tormentato dai suoi demoni. La sua lealtà alla Nuova Repubblica è infranta da dubbi interiori e ricordi dolorosi, che lo rendono un personaggio contraddittorio. In lui si incarna la lotta tra dovere e umanità, un conflitto che lo avvicina a Rune in modi inaspettati. La tensione tra i due personaggi è palpabile, costruita su una miscela di attrazione, diffidenza e dolore condiviso.
Alex Sharpe, il fratello di Gideon e migliore amico di Rune, aggiunge una nota di dolcezza e calore al romanzo. Tuttavia, il suo attaccamento al fratello lo pone spesso in conflitto con lei, sottolineando il tema della lealtà divisa. Laila Creed, una figura antagonista, incarna il fanatismo del regime, con il suo atteggiamento sprezzante e la sua devozione cieca alla causa.
La persecuzione delle streghe è una metafora potente della paura del diverso e della necessità del potere di trovare un capro espiatorio. La Nuova Repubblica è una critica ai regimi totalitari, con la sua rigidità, il controllo sociale e la brutalità sistematica. Rune è un personaggio che lotta con la propria identità. La sua doppia vita, nobildonna frivola di giorno, vigilante di notte, riflette il conflitto tra ciò che è e ciò che deve fingere di essere.
Il tema del sacrificio è centrale, con Rune che sacrifica il proprio benessere emotivo per aiutare le altre streghe e riscattare il proprio passato. La relazione tra Rune e Gideon solleva domande complesse sulla moralità, sull’amore e sulla possibilità di redenzione in un mondo diviso da odio e pregiudizio.
La Falena Cremisi è un romanzo che parla di sopravvivenza, ma anche di ciò che significa essere umani in un mondo che tenta di spogliare le persone della loro dignità. Rune e Gideon sono due facce della stessa medaglia: lei lotta per preservare ciò che resta di un mondo distrutto, mentre lui è il prodotto di quel mondo, intrappolato in un sistema che lo ha corrotto. La loro relazione, per quanto pericolosa, offre un barlume di speranza, suggerendo che persino nei momenti più oscuri c’è spazio per il cambiamento.
Non è solo un romanzo di magia e ribellione, ma un viaggio nelle pieghe più oscure dell’animo umano e nelle scelte che ci definiscono. È la storia di una ragazza che, schiacciata da un mondo che le rifiuta ogni possibilità di essere se stessa, trova il coraggio di trasformare le sue ferite in forza.
Con personaggi che sfidano il lettore a giudicare oltre le apparenze e temi che risuonano dolorosamente attuali, questo libro non lascia spazio alla neutralità: o lo vivi fino in fondo o rischi di perderne il messaggio. È un grido di resistenza, di riscatto e di amore, che brucia come una fiamma nella notte, ricordandoci che anche nella lotta più disperata può esistere bellezza.
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