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lunedì 18 aprile 2016

MESS di Ilaria Soragni Recensione

Buon lunedì cari lettori! Grazie alla Leggereditore ho letto MESS di Ilaria Soragni, nato come romanzo a puntate sull'ormai famosa piattaforma di Wattpad. Conoscete questo nuovo sistema di diffusione di nuove storie e sconosciuti autori? Vi consiglio di farvi un giro, giusto per farvi un'idea di un fenomeno che si avvia sempre di più verso il successo. MESS mi ha incuriosito molto, la storia non mi sembrava affatto banale ma la mia unica paura era trovarmi di fronte un romanzo scritto male e le mie aspettative tristemente catapultate nell'abisso. Vi dico subito che non è stato così! 



Titolo: MESS
Autore: Ilaria Soragni
Editore: Leggereditore
Pagine: 232
Genere: Romanzo
Prezzo: 14,90 Ebook 4,99
Uscita: 31 marzo 2016

TRAMA


Maryland, USA. Mavis, diciotto anni, viene rinchiusa in un riformatorio, accusata di aggressione. È internata nell’ala Nord della struttura, dove sono reclusi i ragazzi condannati per reati minori. Indossano delle tute verdi, unico colore in un mare di bianco così monotono da stordirla. Anche Mavis ne indossa una e le vengono illustrate le regole del luogo. La prima è “non avvicinarsi alla stanza 105”. Diversa dalle altre, in quella cella è rinchiuso un ragazzo di cui nessuno sembra voler parlare. Mavis sa solo che invece lui indossa una tuta arancione e che non dovrebbe trovarsi lì, bensì nell’ala Est, riservata a chi ha commesso crimini gravi. Il suo nome non viene mai pronunciato e gli altri ragazzi si limitano a chiamarlo 105. Da subito incuriosita, Mavis infrange la prima regola, facendo di tutto per entrare in contatto con lui. Poco alla volta riesce ad avvicinarsi, a scoprire il suo nome, Niall, e a violare il suo silenzio impenetrabile. Fra Mavis e Niall nasce un rapporto sincero, empatico, che se da una parte darà a Mavis la forza di non crollare, dall’altra la travolgerà, preda di sentimenti ancora sconosciuti e in nome dei quali metterà a rischio la sua stessa vita...

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MESS è un romanzo che mi ha sorpreso in modo assolutamente positivo. Il primo che leggo realizzato dopo il successo raggiunto dall’autrice sulla piattaforma di Wattpad, tanto in voga in questi ultimi tempi. L’autrice, Ilaria Soragni, è molto giovane ma il suo libro parte da un’idea sicuramente non banale, sviluppandosi in modo altrettanto costruttivo e mai ripetitivo. 
Leggendo la trama ne sono rimasta subito affascinata e fortunatamente il mio istinto non ha sbagliato. L’ambientazione non è di quelle più usuali, infatti ci troviamo in un riformatorio, esattamente nel Maryland e la protagonista, di nome Mavis, è una ragazza adolescente che deve scontare una colpa apparentemente poco chiara. La sua figura è ben costruita, le descrizioni fisiche e caratteriali sono complete ed esaustive e la rendono un personaggio con cui trovare subito un punto di connessione, tanto da prendersi a cuore la sua storia. E’ una ragazza che si dimostra dolce, disponibile ad aiutare gli altri e capace di legare immediatamente con i ragazzi dell’istituto, stabilendo un rapporto basato sulla fiducia e sulla condivisione che renderà la sua permanenza in quel luogo all’apparenza meno pesante ed insopportabile. 
Le regole sono semplici: sopravvivi e cerca di non impazzire. 
La prima persona con cui lega è Zayn, un ragazzo dalla pelle olivastra, di bell’aspetto e dal passato abbastanza burrascoso. I due legano immediatamente a tal punto che si stabilisce una forte amicizia che non riesce a fluire in altro a causa di una terza persona che appare come un’ombra sin da quando Mavis ha messo piede nel riformatorio. 
Tutti le continuano a ripetere di non avvicinarsi al ragazzo della stanza 105 ma perché? 
Lei si dimostra determinata a fare il contrario e tenta in tutti i modi di stabilire un contatto con lui, venendo a sapere il suo vero nome: Niall. 
Il giovane è ritenuto il peggiore di tutti, non si sa bene di cosa sia accusato ma ciò che è certo, senza ombra di dubbio, è la sua pericolosità e il suo comportamento assolutamente rischioso per chiunque gli si avvicini. Mavis è attratta da lui fin dal primo sguardo e contro ogni aspettativa, anche Niall è incuriosito da quella giovane ragazza che sembra così diversa da tutti gli altri. I due avranno modo di incontrarsi in diverse occasioni e stabiliranno una sorta di legame, all’inizio piuttosto fragile e traballante per ovvie ragioni, che poi diventerà sempre più consistente e determinante per la stessa permanenza dei due all’interno di quelle pareti bianche. 
La sua voce era soave e al tempo stesso roca, probabilmente perché non era abituato ad usarla. Era come se quel sogno l’avesse svegliata da un lungo sonno, era il male e il bene racchiusi nella stessa persona e, come i suoi occhi, lasciava trapelare parti di lui nascoste. 
Niall è un ragazzo introverso, silenzioso, non parla mai con nessuno ma con lei lo fa. La prima volta che Mavis ascolta la sua voce ne rimane profondamente colpita. E’ la voce bassa e roca di chi non parla da molto tempo. Un dettaglio che l’autrice inserisce e che permette al lettore di cogliere l’essenza di questo personaggio che nasconde dentro di sé molto più di quanto è stato mostrato fino a quel momento. 
Mavis e Niall si attraggono come calamite ma i loro contatti viaggiano sulla scia dell’intensità di uno sfioramento e della leggerezza di un respiro, emozionando il lettore come una vera e propria visione di profonda verità e sentimento all’interno di uno spazio malato, anestetizzato dove ciò che prevale su tutto è la violenza, la forza bruta con cui questi ragazzi vengono maltrattati e picchiati come animali, senza alcuna forma di rispetto o di comprensione.
L’ambientazione è dura e difficile, il contesto è pieno di punti bui, non c’è solo una storia d’amore e di amicizia ma c’è anche la caratterizzazione di un universo fondamentalmente sbagliato dove i giovani sono quelli a pagare il prezzo più alto. Ragazzi di cui conosciamo le colpe lentamente e passo dopo passo, fino ad entrare direttamente nelle loro vite e nelle loro ancora sanguinanti ferite. 
L’autrice dimostra di aver strutturato l’opera basandosi su un aspetto realistico molto forte e concentrandosi sulla psicologia dei personaggi e sulla loro emotività. 
Ogni volta che lui la toccava, Mavis desiderava solo chiudere gli occhi, appoggiarsi alla sua spalla e riposare respirando il suo profumo. 
Leggere MESS è stato come immergersi in una storia che ti porta direttamente fuori dal tuo tempo e dal tuo spazio. E’ un mondo assolutamente a parte, dove quel bianco onnipresente e la continua ricerca dei personaggi di affetto, di condivisione, di speranza, si oppone alle tenebre della condanna e della violenza. 
Il sentimento che lega Mavis e Niall è un crescendo lento ed inesorabile, una scoperta univoca e passionale che si rivela tenace e sorprendente come i suoi protagonisti. 

Questa storia, nata come fan fiction per gli One Direction, di cui i personaggi conservano i nomi originali, unica pecca secondo me, non viene assolutamente svilita da questa scelta e conserva tutta la sua bellezza narrativa grazie ad un’autrice molto giovane che già dimostra una predisposizione alla scrittura di storie particolari, diverse, non solo per come vengono approcciate all’inizio ma anche per come la scrittrice ha deciso di sviluppare la trama, intessendola in modo inaspettato e convincente. Il linguaggio è semplice e scorrevole, non privo di attimi di luminescenza descrittiva che lasciano sognare anche le lettrici più innamorate. Un amore doverosamente protettivo e totalizzante che però si sviluppa in un contesto che, devo ammetterlo, adoro. Allo stesso modo adoro le ambientazioni difficili, quelle sofferte, i luoghi tragici da cui nascono i fiori più profumati. 
MESS è un romanzo a cui forse molti non daranno credito, per il fatto stesso che sia nato da Wattpad ma, in questo caso, sarebbe un grave errore. Non è assolutamente inferiore a tanti Young Adult soprattutto stranieri, così di moda di questi tempi, e propone un intreccio curato e preciso, studiato e creato per essere consumato come un pasto di cui leccarsi le dita. 
Se fossi in voi e lo incrociassi in libreria, gli darei una possibilità, esattamente come ho fatto io, perché una delle cose più belle della vita, è proprio sorprendersi e sorprendere, e MESS ci riesce, inaspettatamente.

2 commenti:

  1. Perfettamente d'accordo con te, Antonietta, chiunque si metta a scrivere merita una possibilità, e a proposito, sono capitolata con questo teaser... ho gli occhi a forma di cuoricino!!! <3

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    1. Non avevo dubbi che la pensassi come me, hai un'anima dolcissima. Grazie! :*******

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