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martedì 15 ottobre 2019

✎ Recensione: PAIN. COLPA DEL DOLORE di Ashley Jade

Buongiorno cari lettori. Oggi purtroppo vi parlo di un altro romanzo che non mi è piaciuto, ma a differenza degli altri, questo libro non sono riuscita a finirlo! Si tratta di Pain. Colpa del dolore di Ashley Jade. Un romanzo che mi aveva colpito subito per titolo, cover e trama, ma che mi ha deluso.

pain. colpa del dolore
di Ashley Jade

Editore: Hope 
Pagine: 349
GENERE: Contemporary Romance
Prezzo: 3,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: 2019
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟

Trama:
Il dolore. Ci ferisce. Ci spinge ai limiti. Ci punisce. Oppure, per le anime miserabili come me, ci definisce. Non sono una brava persona. Non ho delle qualità che possano redimermi, non più. Quelle che avevo, le ho donate al diavolo la notte in cui è cambiata ogni cosa. La notte in cui la mia sorellina è morta. La notte in cui ho ucciso il suo assassino. Sì, ho tolto una vita e lo rifarei ancora, senza pensarci due volte. E mai e poi mai avrei provato un briciolo di rimorso per essere ciò che sono. Poi, è arrivata lei. Mi chiamo Jackson Reid. Ci sono due cose che dovete sapere di me. La prima: sono innamorato di Alyssa Tanner. La seconda: sono un assassino. Mi chiamo Alyssa Tanner, ma è probabile che mi conosciate come la sgualdrina che ha fatto perdere al suo patrigno le elezioni a sindaco di New York. E avreste ragione, perché il giorno in cui il mondo mi ha etichettata come puttana, ho deciso che lo sarei diventata davvero. Pensate di conoscere tutto di me perché mi avete visto nuda. Credetemi, non avete nemmeno scalfito la superficie. Quello che non conoscete è il mio passato, perché sono stata costretta a tenerlo segreto per la mia stessa sicurezza. Quello che non conoscete è il mio dolore. Perché se lo conosceste, sareste morti. Scommetto che pensate di sapere come si dipanerà questa storia... Fidatevi, non ne avete proprio idea.

RECENSIONE

Pain. Colpa del dolore è un romanzo che non mi è piaciuto. Non c’è molto da aggiungere al riguardo, è una di quelle storie che non mi hanno preso.

Posso soltanto dire che ho provato a leggerlo per due volte, in due momenti diversi, perché a volte per leggere una storia è necessario essere anche dell’umore giusto, con uno stato d’animo capace di fartela apprezzare. Anche perché sappiamo che in base ai vari momenti che viviamo nella nostra vita, necessitiamo di una lettura piuttosto che di un’altra e io pensavo che per apprezzare questo romanzo ci volesse l’occasione giusta.

Insomma, non volevo bocciarlo senza prima non averci provato almeno una seconda volta.
Purtroppo, i gusti sono gusti e nonostante i miei sforzi, non c’è stato nulla da fare.

Jackson è un pugile, combatte per la mafia e ha un carattere apparentemente tranquillo. Alyssa è una giovane donna dal passato burrascoso e dal presente poco idilliaco.
Insomma, due personaggi che hanno alle spalle due vite votate alla distruzione e che vivono alla giornata.
Già dalle prime pagine è chiaro che non sono assolutamente fatti per stare insieme.

Ci sono mille modi per spezzare una ragazza, ma ne basta uno soltanto per ucciderla.

Se diamo un’occhiata al passato di Jackson scopriamo che ha perso la sorella a cui era legatissimo, si può dire che era un pezzo del suo cuore, e poi ha commesso un crimine che stava per farlo marcire in galera se solo non si fosse presentato al suo cospetto nientemeno che uno dei boss più temuti della città, con la volontà di reclutarlo per i combattimenti clandestini.

Jackson, il quale si rende conto della pericolosità di quell’offerta, non può fare a meno di accettare perché solo in questo modo riesce a ripulirsi la fedina penale.
Ovviamente il suo cuore è ormai spezzato e ogni giorno l’assenza della sorella è una mancanza insopportabile.

Alyssa sa come dare piacere agli uomini e non a caso il primo incontro tra lei e Jackson si basa su un equivoco: lei pensa di dover andare a letto con lui, ma l’uomo la rifiuta lasciandola a bocca aperta.
Questo iniziale fraintendimento li porterà a incontrarsi nuovamente e a scoprirsi piano piano.
Da questo momento in poi la storia ha smesso di coinvolgermi.

L’inizio è intrigante, anche se già visto. Lo stile scorrevole e pulito, però, ti invoglia a leggere e stuzzica la curiosità. Purtroppo la mia all’improvviso si è bloccata e non è più tornata.

Jackson è troppo buono, fa spesso la figura del cretino e non mi ha trasmesso alcun tipo di emozione. S’intestardisce con Alyssa, la vuole a tutti i costi e ciò che mi ha dato più fastidio è stato il suo comportamento da buon amico – il classico sfigato, per intenderci – pur di non perderla e di starle accanto.

Forse lei, come personaggio, è un tantino migliore, ma nulla che mi abbia convinto a proseguire la lettura, perché se non lo avete ancora capito, ho chiuso per ben due volte questo romanzo senza avere la forza di finirlo.

Ho solo bisogno che tu creda. 
Credi in me. 
Credi in te stesso.

Quando mi costringevo a leggere un’altra pagina, in quanto odio abbandonare i libri, l’unica cosa che mi veniva in mente era una domanda: perché diavolo sto sprecando così il mio tempo se ci sono altre centinaia di libri che potrebbero piacermi?
Questa domanda è terribile, perché un libro dovrebbe coinvolgerti e non farti rendere conto del tempo che passa, figuriamoci di quello sprecato.

Insomma, non intendo tediarvi ulteriormente.
Per me questo romanzo, la cui cover e soprattutto il titolo, mi avevano attratto subito, non mi ha trasmesso nulla, né curiosità, né sentimenti positivi o negativi. Non mi ha fatto sorridere, né piangere, né arrabbiare. L’ho trovato come mille altre storie, oltre che banale, anche incapace di stuzzicarmi ulteriormente. Mi è sembrato qualcosa di già letto e sentito al limite del sopportabile.


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