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venerdì 22 luglio 2016

La ragazza corvo di Erik Axl Sund Recensione

Buon venerdì! Oggi voglio parlarvi di un thriller davvero bellissimo. Pubblicato in precedenza in tre volumi differenti e scritto da due autori svedesi, oggi Corbaccio, che ringrazio infinitamente per la copia, lo ha unito in un unico testo con il titolo di La ragazza corvo di Erik Axl Sund. Una storia scritta perfettamente, basata sull'aspetto sia criminale che psicologico nella quale i fili conduttori sono gli abusi e la follia. Nientemale, vero? Imperdibile!



Titolo: La ragazza corvo
Autore: Erik Axl Sund
Editore: Corbaccio
Genere: PsicoThriller
Pagine: 752
Prezzo: 18,90
Uscita: 2016
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TRAMA


Stoccolma: in un parco cittadino la polizia scopre il cadavere di un giovane straniero. Il commissario di polizia Jeanette Kihlberg conduce le indagini, dando la caccia a un misterioso quanto efferato omicida e lottando contro le resistenze interne alla polizia stessa, restia a impiegare le proprie forze per cercare l’assassino di un immigrato sconosciuto. Ma con la scoperta di altri due corpi barbaramente uccisi, Jeanette capisce di trovarsi di fronte a un serial killer e si rivolge alla psichiatra e profi ler Sofi a Zetterlund, con cui lavora giorno e notte incrociando con lei non solo la vita professionale ma anche quella personale. E a mano a mano che procedono nelle indagini, appare chiaro che la catena di omicidi è solo la manifestazione più evidente e raccapricciante di un disegno criminoso e diabolico che coinvolge settori insospettabili della società svedese. «La ragazza corvo» è uno psicothriller adrenalinico, intenso e avvolgente, che mette a nudo il male radicale e l’altrettanto radicale bisogno di vendetta che può covare in ogni essere umano.

















La ragazza corvo è un romanzo che racchiude una trilogia che ha visto la pubblicazione di tre volumi da parte della Corbaccio tra il 2011 e il 2012 e che adesso è stata ripresentata con un titolo unico e con una veste grafica totalmente nuova. Che dire? Le cose da dire sarebbero tante ma vi rovinerei la sorpresa qualora decideste di leggere questo testo che è stato, e ve lo dico senza giri di parole, una lettura memorabile.
Un titolo e una cover che hanno parlato direttamente al mio istinto. Un’atmosfera cupa, torbida, di quelle che mi fanno saltare dalla sedia all’istante, ho sentito l’odore dell’inquietudine e di qualcosa che mi fa andare totalmente fuori di testa: la mente umana.

La ragazza corvo è un thriller psicologico, di quelli tosti, brucianti, ruvidi, crudi, che fanno davvero molto male. E’ cattivo. Cattivo. Cattivo.
Lei respira nel sacchetto che ha riempito di colla. Le gira la testa, poi i suoni attorno si sdoppiano. Infine la Ragazza Corvo vede se stessa dall’alto.
Le protagoniste sono due donne, molto diverse tra loro. Jeanette, la poliziotta e Sofia, la psicologa. Le due figure hanno due ruoli e due vite assolutamente distinte ma con qualche elemento che involontariamente le accomuna: una vita privata disastrosa e un lavoro che è la loro vita.
Jeanette vive con un marito con il quale non ha più alcun rapporto e con un figlio al quale non riesce a dedicare né tempo né amore. L’unico scopo della sua esistenza sembra essere solo il lavoro. Ha un team che lavora e a causa della sua natura di donna, il suo impegno e la sua determinazione non sono mai presi seriamente e il suo lavoro non è mai considerato a livello di quello degli uomini. La nostra Jeanette è sicuramente un personaggio insoddisfatto e con qualche frustrazione di troppo, è anche abbastanza complicato ma mai quanto l’altra faccia della medaglia, ossia quella impersonificata dalla psicologa Sofia. Una donna che non riesce a dimenticare l’unico uomo che ha davvero amato e che adesso si trascina in una relazione senza sicurezze, che più volte la conduce davanti ad un bivio. Un personaggio che si presenta come la luce che dovrebbe illuminare le tenebre e i bassifondi in cui le menti malate sono rinchiuse ma mai errore fu più grande di considerare Sofia al di fuori della stessa follia.



Una serie di omicidi riguardanti bambini stranieri, senza nome e senza famiglia, orribilmente mutilati ai genitali, imbalsamati e uccisi con una ferocia e una brutalità senza pari, unisce le due donne che decidono di collaborare insieme per cercare di scoprire quale mostro si celi dietro queste morti apparentemente innocenti.

Una trama ricca di personaggi, di scenari allarmanti, con un paese che fa da sfondo, completamente diverso da come tutti noi lo immaginiamo.
Una Svezia torrida, sporca, perversa e malata che ospita uomini che vendono e comprano bambini, che abusano di donne e di innocenti, che si dedicano anima e corpo alla pedofilia e alla pornografia. Uomini di ogni età ed estrazione sociale coinvolti in una dimensione straziante piena di terrore e di depravazione. Mogli che li coprono, che gli creano alibi affinchè il marcio continui a devastare una terra che non ha nulla di pulito, né di onesto e né di rispettabile. Attraverso gli occhi sgualciti, pieni di occhiaie e di riverberi notturni di questo romanzo, questo luogo è macchinoso, infangato, capace di mettere al mondo e di crescere soltanto mostri. Padri che abusano delle figlie e quelle stesse figlie che crescono all’ombra delle ali di un corvo che sanguina vendetta.
Il corpo dovrebbe essere composto da due esseri, un animale e un uomo. Una vittima e un carnefice. Un carnefice e una vittima. Il libero arbitrio unito all’istinto vitale. Due estremi in un unico corpo.
Sin dalle prime pagine la narrazione si muove su piani temporali diversi, attraverso voci diverse e questo non fa che richiedere al lettore uno sforzo maggiore per non entrare in confusione, per ricordare e per non tralasciare nemmeno un dettaglio. Perché questo è un libro preciso, conforme ad una narrazione dove le ipotesi si accavallano e dove niente è scontato come sembra e anche laddove ti sembra di aver indovinato, i colpi di scena che percorrono le pagine, fino alla fine, ti faranno ricredere di ogni tua congettura, lasciandoti completamente a bocca aperta.
Ascolto e dimentico, vedo e ricordo, faccio e capisco. Le parole sono superflue. Si sarebbe fatto corpo e null’altro. Le parole non hanno senso. Le parole non dovrebbero nemmeno trovarsi nei pensieri.
Questa trilogia che tanto ricorda Millennium e Uomini che odiano le donne è incentrata sulle donne e su quanto esse siano capaci di odiare gli uomini. Una su tutte: Victoria Bergman, ricordate questo nome, che vi apparirà fin dall’inizio come una litania, come una sinfonia soffusa ed oscura che non vi lascerà in pace. Di lei dovrete avere paura, di lei dovrete temere l’oscurità. Ad ogni passo un brivido, ad ogni parola, una caduta.

Una stanza per il male. Un mondo per odiare. Un colpo per ferire. Una mente e un corpo per uccidere.
Un piano assolutamente originale e folle porterà la morte davanti ai vostri occhi, senza che vi rendiate conto da dove sia arrivata. La mente è una gabbia che conserva, conserva e conserva. Nulla si perde, non illudetevi. Ogni piccola ed insignificante offesa, ogni segreto abuso, ogni sbaglio che vi è stato inciso addosso, la vostra mente lo conserva anche se a voi sembrerà il contrario.

La ragazza corvo è un romanzo davvero bello, forte, intenso ma bisogna amare storie simili, storie psicologiche, storie folli, in cui non esiste alcun confine tra ciò che è giusto e sbagliato, in cui ciò che è sbagliato diventa plausibile e il giusto solo un optional senza alcun significato. Ciò che conta è la forza, la debolezza è un rischio che non si può correre. Se siete deboli non leggetelo, se siete forti, addentratevi nel mondo della ragazza corvo e scoprirete quanto può essere agghiacciante un libro tanto da rendervi freddo e alienante anche un caldo pomeriggio di luglio. Vi alzerete dalla sedia con i brividi addosso. Non vi assicuro che siano soltanto di freddo, forse saranno anche di paura.

6 commenti:

  1. Che recensione appassionata - e appassionante! La cover è spettacolare ma la trama non mi intrigava... fino ad ora! Dovrò recuperarlo assolutamente - magari in biblioteca:) Bellissima recensione!

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    1. Grazie infinite, Virginia, è un romanzo che mi è piaciuto davvero molto e sono felice che sia arrivato tutto ciò che volevo esprimere!
      Un abbraccio <3

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  2. Una recensione da urlo che entra sottopelle ed eccome se fa venire i brividi, seriamente, ed ovviamente non certo per il freddo! Mi ha lasciata senza fiato, ti giuro che non sono riuscita ad emettere un solo fiato! Tu dai respiro ai libri. Sei G R A N D E gemellina! Una penna affilata, precisa ed evocativa come la tua davvero non l'avevo mai conosciuta! Recensione UNICA, PERFETTA! Sei grande! un abbraccione gigande gemellina :*********

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    1. *_____*
      Grazie dolcissima Ely, grazie per te tue parole, significano moltissimo per me! Non hai idea di quanto sia felice di averti trasmesso tutto questo e dei tuoi pensieri verso di me. Ma anche tu non scherzi e lo sai bene! <3<3<3
      Un abbraccio fortissimo grande grande grande <3<3<3 :******

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  3. Ciao Antonietta!
    Una recensione davvero intensa che colpisce ed incuriosisce. Avevo notato il libro in vetrina, ma non l'ho considerato molto. Ora credo che lo rivaluterò! Sicuramente entra nel limbo della mia WL! ;)
    P.S. Complimenti per la grafica bella ed elegante!

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    1. Ciao Alysia, che piacere averti qui!
      Grazie per le tue parole e se ti piacciono i Thriller psicologici, credimi, questo è bellissimo! *__*
      Grazie mille!
      Un abbraccio!

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