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giovedì 12 gennaio 2023

Recensione: IO, JACK E DIO di Andrea De Carlo

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice La nave di Teseo, oggi vi parlo di Io, Jack e Dio, di Andrea De Carlo, un autore che volevo leggere da tempo.

Io, Jack e dio

di Andrea De Carlo
Editore: La nave di Teseo
Pagine: 339
GENERE: Romanzo contemporaneo
Prezzo: 9,99€ - 20,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2022
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Mila e Jack si conoscono fin da ragazzini, quando passavano le estati presso le rispettive nonne a Lungamira, cittadina di mare sulla costa adriatica. Per anni le loro frequentazioni si sono alternate a cicliche separazioni, nutrite da un'intensa corrispondenza tra l'Italia e l'Inghilterra. Fedeli a un patto di sincerità assoluta, Mila e Jack sperimentano cambiamenti di luoghi e rapporti, ma continuano a coltivare la loro amicizia febbrile, che sembra fermarsi appena al di qua di una storia d'amore. Finché Jack sparisce nel nulla, per sette lunghi anni. Poi a sorpresa riappare, in una veste inattesa. Con questa sua ventiduesima opera, Andrea De Carlo torna ai temi più cari ai suoi lettori, l'amicizia e l'amore, a cui imprevedibilmente ne mescola un terzo, la religione. Io, Jack e Dio racconta di un legame necessario e insostituibile, di una ricerca spirituale senza compromessi, e dei sentimenti complicati e contraddittori tra un uomo e una donna che non possono fare a meno uno dell'altra.

RECENSIONE

Io, Jack e Dio è il primo romanzo che leggo di Andrea De Carlo. Non nascondo che ero davvero curiosa di leggere una sua opera. 
Inizio subito col dire che sono rimasta molto sorpresa dal suo stile di scrittura che si può evincere sin dalle prime pagine. 

Non saprei dirlo con esattezza, ma mi aspettavo qualcosa di molto diverso. Forse una scrittura più prolissa, appesantita da termini più inusuali, o magari, semplicemente un linguaggio meno scorrevole e più dettagliato. Invece, ciò che ho letto è stato scorrevole, ironico, mai ripetitivo e piuttosto veloce. Più leggevo e mi addentravo nella storia, più mi accorgevo che niente era come me l’ero immaginato. 

Mila è un po’ tutte noi. È italiana e da anni stringe un’amicizia con Jack con il quale si vede ogni estate. Gli altri mesi li passano a scambiarsi lettere con le quali tentano di rendere saldo un rapporto che appare insostituibile per entrambi. 
Mila dipende da Jack e Jack dipende da Mila. Niente di nuovo, direte voi, e non lo è stato nemmeno per me, perché anche io, da ragazzina, ho vissuto amicizie simili, nate sulle spiagge estive e poi interrotte bruscamente dal ritorno alla vita normale. L’unica soluzione per tutte noi era scrivere lunghe lettere all’amica o all’amico ormai lontano, con l’unica speranza di rivederlo l’anno dopo. 
Come dire… Stessa spiaggia. Stesso mare. 
Non per lamentarmi, ma a me andava sempre qualcosa storto. E questi amici estivi scomparivano puntualmente.
 
E qualcosa storto va anche a Mila. 
Perché il suo amato Jack scompare per ben sette anni. Anni lunghissimi, che lei non riesce a scrollarsi di dosso per nessuna ragione al mondo. Anni in cui si chiede che diavolo di fine abbia fatto il suo indistruttibile amico. Tra una silenzio e un pianto. 
E poi… Puff, come per magia, Jack appare. 
Durante un funerale al quale Mila partecipa. 
Lei non crede ai propri occhi. Eppure lui è lì. 
No, non è il morto. 
È il prete. 
Jack torna in una veste del tutto nuova, cioè in quella di frate, e mette in bilico il rapporto d’amicizia che c’è con Mila. Un rapporto che è sempre stato indefinito e tendente verso l’amore. 

Tutto ciò che leggiamo, lo viviamo attraverso gli occhi della protagonista femminile. Un uragano in piena estate, una donna forte, carnale, passionale, che cade continuamente e che si rialza più forte di prima. 
Leggere questo libro è stato un viaggio sulle montagne russe. È pieno di argomenti e di tematiche che spaziano da quelle più superficiali e quelle più intense. 

Il titolo dice già tutto. 
Si parla di un triangolo. Un uomo, una donna, e Dio. 
Ma Dio è davvero come ce lo hanno sempre fatto immaginare? È disciplinato, moralista, sempre sul piede di guerra pronto a punire chiunque faccia peccato, irremovibile e irreprensibile? Oppure ha una mentalità molto diversa, forse un po’ più moderna, che ci permette di guardarlo con occhi diversi? 

L’autore ci pone davanti tante riflessioni, e anche se non vuoi, cominci a riflettere sull’amicizia e soprattutto sulla religione. Sulla spiritualità e sull’amore in tutte le sue forme. 
Mila e Jack sono da sempre innamorati, ma nessuno dei due ha mai voluto ammetterlo, troppo presi da quell’amicizia che per loro è tutto. E anche quando hanno avuto relazioni con altre persone, guarda caso, nessuna di loro è mai stata veramente all’altezza. 
In realtà, questi due personaggi hanno un conto in sospeso tra di loro, ma prima di tutto con loro stessi. 
Mila sembra non volersi arrendere. 
E Jack… è tutto un programma. 

È un libro che va letto, è difficile cercare di spiegarlo in poche parole. È talmente vasto che qualcosa sfugge comunque nel raccontarlo
Le emozioni vanno vissute e assorbite piano piano, come accade con questa storia, in cui è sicuramente l’amore il vero protagonista. 
Ma se vi aspettate una storia usuale, vi sbagliate. 
Qui vi sorprenderete di non aver capito nulla. O forse, di aver capito tutto. 
Tutto dipende da quanto cuore ci mettete.

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