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giovedì 29 gennaio 2015

Capture di Stefania Sabadini Recensione

Buon pomeriggio! La recensione al romanzo Fantasy di Stefania Sabadini, intitolato Capture, è la lettura che vi propongo oggi. Una storia piena di incantesimi e di magia, che narra le vicende di Liz e Mark, accompagnandole con molti altri personaggi, tra sovrani, sacerdotesse, streghe e soldati. Un fantasy che mi è davvero piaciuto molto e che ho apprezzato sotto molti punti di vista.


Leggete e scoprirete molto di più!



Titolo: Capture
Autore: Stefania Sabadini
Editore: Youcanprint
Pubblicazione: 2013
Genere: Fantasy
Pagine: 288
Prezzo: 14,02 Cartaceo - 2,99 Ebook
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Trama 

Un ciondolo a forma di stella sarà la chiave attraverso la quale la vita di Liz sarà catapultata in una dimensione parallela e del tutto sconosciuta. Un mondo separato dal suo da un sottile ma potente velo di magia. In questo luogo di cui pochi ne conoscono l’esistenza, Liz, o meglio Sarah, come viene riconosciuta, sarà creduta una strega priva di scrupoli e malvagia, capace di aver tradito e ucciso Mark, il suo splendido e tenebroso amante, con cui avrà presto scontri. Ma proprio quando riusciranno a chiarire il loro passato, dovranno fare i conti con una scia di odio e rancore lunga secoli. Fino a scoprire che se il passato ti insegue, solo l’amore ti può salvare. Streghe, sacerdotesse, antiche profezie e regni misteriosi costituiranno la nuova realtà della giovane protagonista. Tra passato e presente, veri e falsi tradimenti, avventure e pericoli, Sarah ritroverà se stessa e la sua vera natura. Vivace ed incalzante, un fantasy ricco di sorprese, di magia e sentimento. 


Biografia

Stefania Sabadini è nata nel 1976 a Lecco, dove vive tuttora. Divide il suo tempo tra il lavoro part-time nell’Ufficio Tecnico di una Pubblica Amministrazione, gli studi per laurearsi in Psicologia, la lettura e la scrittura. Quest’ultimo suo hobby si è trasformato in qualcosa di più di un semplice passatempo, e ha dato vita alla pubblicazione di una saga fantasy di cui i primi due libri, Capture ed Escape, sono già stati pubblicati da Youcanprint nel 2013, e presto sarà disponibile Passion, il quarto episodio della serie.



Capture è un romanzo fantasy capace di infonderti una sorta di pace, nonostante la storia sia ampiamente ingarbugliata e piena di accadimenti turbolenti e malefici. Ci ritroviamo subito in un contesto magico, il quale già di per sé, conserva, almeno ai miei occhi, un fascino tutto suo, evidenziato anche dalla bravura dell’autrice nell’usare un linguaggio consono alla materia che ha deciso di narrare, rendendo la lettura un’eccitante incursione in un meraviglioso mondo dell’oltre fantastico. 

Liz si ritrova, durante una banale festa di paese, catapultata, attraverso uno specchio magico, all’interno di un altro mondo, chiamato regno di Argantel. A spiegarle i motivi di quel viaggio improvviso e straordinario sono la fredda e cinica Arabelle, fautrice della magia che le ha permesso di entrare in quel mondo fantastico e due giovani uomini, appartenenti all’esercito del sovrano Argantel, Chris e Mark. Il luogo in cui Liz giunge, è abbandonato, pieno di rovine, di palazzi distrutti, costituito da porte e da archi che si tramutano in passaggi soprannaturali che danno accesso ad altre dimensioni. 
Liz è una normalissima ragazza di vent’anni, innamorata dei libri che non immagina neanche lontanamente quanto il suo passato sia legato alla magia. Arabelle e i suoi amici le mostreranno cosa si cela nei secoli dei secoli della sua storia e quale indissolubile legame la lega inesorabilmente a quel giovane freddo e distaccato, di nome Mark. Proprio colui che inizialmente le ha mostrato solo rabbia ed odio senza che lei riuscisse a comprenderne il motivo. 

“Seppur fosse la prima volta che lo vedeva, quegli occhi estranei e gelidi le trasmisero un senso di incomprensibile familiarità. Era come se non li vedesse per la prima volta e il suo corpo reagì in modo del tutto inaspettato. Fu pervasa e scossa da brividi, un senso di disagio ma di calore al tempo stesso. Era certa che in quegli occhi ci si sarebbe potuta perdere in eterno.” 

Ciò di cui Liz viene immediatamente a conoscenza è che tutti, compresa lei, hanno una vita passata, dove sono stati qualcun altro. Mark è convinto che lei l’abbia tradito, proprio secoli addietro, quando il suo nome era Sarah, ed era perseguitata per essere creduta una strega, denunciandolo alla Santa Inquisizione, dopo avergli promesso eterno amore. Fortunatamente il giovane capirà che non fu lei a tradirlo bensì quello che considerava un amico, ossia Lenny, proprio colui che li tradirà ancora una volta. 

La narrazione si muove su due piani paralleli: il presente che vede Liz desiderosa di fuggire da quel luogo incantato che però la spaventa a morte e il passato, nel quale assistiamo al racconto della conoscenza e della nascita del legame tra lei e Mark. Più Liz rimane in quello strano luogo, più dimentica la vita che ha appena lasciato. La donna non vuole ammettere di essere stata quella Sarah di cui tutti parlano, soprattutto perché a quel tempo veniva considerata una delle streghe più terribili e malefiche, capaci di tradire anche l’uomo che l’amava. 

Mistero e amore, magia e maledizione, fiaba ed incubo. Sono questi gli ingredienti che subito s’impongono agli occhi e al cuore di chi legge, imprigionandoli in una morsa delicata di apprensione e curiosità. 

Al regno di Argantel si oppone quello di Renea, villaggio esclusivamente popolato da streghe. La più potente è Morgana, con la quale Liz allaccerà un rapporto di fiducia e rispetto in virtù di una inequivocabile conoscenza passata. La caratterizzazione dei personaggi è perfetta. Liz/Sarah è molto dolce, giustamente spaventata, intimorita dall’assurdità della situazione, sconvolta dalla rivelazione di essere la diretta discendente di Alys, la strega più potente di tutti i tempi e di essere lì per permettere alla Profezia di avverarsi. 

Il rapporto con Mark costituisce uno dei filoni più importanti della storia. Anche se Liz non vuole ricordare, lentamente la memoria riaffiora e ancor prima che tutto le possa essere davvero chiaro, il suo cuore ed il suo corpo non sanno mentirle a tal punto che le suggeriscono, in quel silenzio forzato fatto di paura e di sconcerto, quanto Mark rappresenti per lei quell’amore che ti scalda la pelle e l’anima. 
Morgana è sapientemente descritta come colei di cui fidarsi e che vuole sinceramente aiutarla, non si può dire lo stesso degli altri personaggi, a parte Mark e Chris, perché sono tutti abilmente inseriti in un contesto estremamente enigmatico e poco chiaro. 

Un sogno, una fiaba dal sapore della malinconia è la storia di Liz e Mark sullo sfondo di uno scontro imminente tra forze umane e magiche, nel quale non dovranno più salvare soltanto la purezza e l’eternità dei loro sentimenti, ma qualcosa di ancora più importante: la vita. 


“Era esattamente come se la ricordava, si ritrovò a pensare Mark. Era la sua Sarah nella sua genuinità, che non aveva timore di rivelargli i suoi sentimenti, facendogli crollare ogni barriera, rendendolo vulnerabile come nessuno mai era riuscito a fare.” 

Tra streghe, sacerdotesse, sovrani e pugnali avvelenati, collane sacre e profezie millenarie, la vecchia Lis lascerà il posto a Sarah, la vera protagonista. La stessa che amano e odiano, che rifiutano e acclamano, colei che è l’unica discendente di Alys. Ma c’è qualcuno che vuole ucciderla e in un turbine di accadimenti misteriosi ed inspiegabili, anche i segreti più reconditi verranno alla luce. L’autrice crea una storia in cui è sempre più difficile capire quale sia la strada verso la salvezza. Capture è solo il primo di una saga che è composta da altri due volumi, Escape e Biwitched, attualmente pubblicati. 

E’ una storia che dolcemente e caparbiamente ti prende. Leggevo senza accorgermi che le pagine scivolavano via, completamente catturata da questo mondo e dalla storia terribile e romantica di Liz e il suo Mark. Lei è fragile e vulnerabile, cova ancora dentro di sé il desiderio di scappare ma qualcosa o meglio qualcuno la lega inesorabilmente a quei luoghi che hanno bisogno di lei. I personaggi sono caldi e vicini, spontaneamente ti ritrovi a prendere le loro parti e il mondo narrato è oltremodo fiabesco ma non di quelle fiabe stupide e fine a sé stesse. E’ una storia in grado di farti sentire parte di quella realtà seppure sia terribilmente lontana. 

L’autrice è brava a stuzzicare l’immaginazione, a donargli ciò di cui necessita, per aprirsi, per fidarsi di quei luoghi incantati e decidere di farne parte. Non è un romanzo che ti lascia indifferente per tanti motivi. Si percepisce attraverso ciascuna parola che Stefania Sabadini ama ciò che sta raccontando, e lo ama profondamente e assolutamente a tal punto da farlo amare anche a noi. Perché chi ha il cuore di creare un mondo immaginario come questo, nel quale oltre ad esserci, come conviene, magie ed incantesimi, guerre e maledizioni e soprattutto l’amore che diventa il motore, il calore che scalda i ricordi e le azioni, rendendolo un sogno incantato non privo delle sue insidie e pericolosità, dimostra di possedere un’anima pura che ama la vita, perché la sua volontà è quella di trasfigurarla nella sua forma migliore: la fiaba. 

Stefania Sabadini crea un mondo nel quale io ci sono stata e sono tornata per raccontarvelo. Un mondo fatto di antichità e leggende, di miti e streghe, di regni e guerre, un mondo nel quale l’incubo e la malvagità non mancano ma è il coraggio e l’amore a muovere il cuore delle persone. 

Ho sempre pensato di non essere capace di scrivere un fantasy così vicino alla fiaba e alla bellezza della meraviglia. Ho sempre creduto che per scrivere mondi nei quali si legge la dolcezza e la premura alla base di ogni scelta narrativa, la delicatezza dei personaggi e la cura delle scene, fosse necessaria una visione del mondo che io non posseggo. 
Una visione aperta verso l’esistenza, un amore nei confronti della vita che ti fa scegliere di celebrare la tua riconoscenza per essere qui su questa terra, raccontando una storia che ha il sapore della melodia, dell’eleganza, della purezza. 

Capture è un romanzo puro, raffinato, dai colori tenui, non ti spara mai addosso scene tragiche, non è stravagante. E’ un romanzo sottile, morbido, leggero, affinato. Ho amato il modo in cui tutto è sospeso, estasiato ed estasiante, come se leggendo fossi stata io stessa catturata da quell’incantesimo. Che sia anche questa magia? 

Ma Capture non è solo questo, Capture è anche carne e sangue. Travolgente il modo in cui l’autrice descrive il legame tra Liz e Mark. Un rapporto sofferto, rimpianto, desiderato, agognato che non li lascia respirare. Intenso ed emotivamente struggente. Un amore al di fuori di ogni possibilità di rinuncia, istintivo, caparbio. 

Liz sente i brividi percorrerle l’intero corpo se Mark la sfiora e da quando inizia a ricordare chiaramente i momenti passati vissuti insieme, non riesce più a controllare il proprio desiderio, il desiderio che Mark sia di nuovo e finalmente suo. Mark la ama e la desidera al di sopra di qualsiasi forma di ragione. Le sue emozioni sono rese palpabili dalla profondità delle descrizioni narrative che riescono a toccarti dentro. 

L’autrice rende di carne ed ossa le passioni, le paure e qualsivoglia sentimento e mentre li racconta con dolcezza e cura, sembra quasi che riempia il vuoto, un vuoto fatto di secoli e di dimenticanza. 
Perché non ha timore di avere a che fare con la più potente delle magie, quella capace di controllare il tempo e lo spazio e che ha un solo ed unico nome: Eternità. 

Il calore trabocca da ogni parola mentre Mark e Liz si riavvicinano superando ogni singola paura di quella infausta lontananza. Sono stati separati dall’odio, dall’invidia, dal tradimento, dalla morte. 

Eppure tra le mille vite che ciascuno di noi vive, esiste un tempo ed un luogo nel quale, per forza, due anime che si appartengono, nel regno dei cieli fino alle più profonde viscere della terra, devono incontrarsi, toccarsi, scaldarsi. Ancora una volta. 


“Quante volte le aveva detto di fidarsi di lui… e lui non l’aveva mai tradita, era sempre tornato da lei, l’aveva sempre rassicurata, stringendola tra le sue braccia…”



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