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lunedì 9 ottobre 2017

✎ Recensione ➱ La rosa del deserto di Maria e Lina Giudetti

Buondì cari lettori! Era da parecchio che non vi raccontavo di un romanzo storico, ed eccomi qui a parlarvi di La rosa del deserto, ultimo romanzo di Lina Giudetti, scritto con la sorella Maria Giudetti. Pronti a conoscere la bellissima Ishtar?

La rosa del deserto
di Maria e Lina Giudetti

Editore: Selfpublishing
Pagine: 270
GENERE: Romanzo storico/ Erotico
Prezzo: 2,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: 12 Settembre 2017
Link d'acquisto:  ➜ QUI

Trama:
Lei è Ishtar, la somma sacerdotessa di Uruk e lui è Dungir, il re della Sumeria. Bella e orgogliosa, con i capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo, lei cattura da subito l'attenzione di lui. Figlia e unica erede di un potente re barbaro, Ishtar è ancora in fasce quando l'aspra guerra tra i due popoli che vede vittoriosi i Sumeri, muta per sempre il suo destino rendendola una schiava. Schiava di una razza che non le appartiene e schiava d'amore del re sumero che la sceglie come concubina quando lei è ancora giovanissima. Nonostante il sangue barbaro che scorre nelle sue vene le urli che sottomettersi non sia il suo destino, Ishtar cede agli ordini del suo sovrano. Lui può tutto, anche decidere della sua vita, mentre lei non può nulla. A legarla a lui tuttavia, non è il comando di un'indiscutibile autorità reale ma è il richiamo del suo cuore. Dal primo sguardo, un sentimento forte e passionale li soggioga fino a renderli dipendenti l'uno dall'altra. Dungir è affascinante, sensuale e caparbio ma alterna con lei dolcezza a crudeltà, ricordandole il suo ruolo di schiava. Lei rappresenta per lui l'appagamento di una semplice lussuria finché una serie di eventi, cambierà tutto. Potrà mai scoprire anche lui di amarla e di volere solo lei al suo fianco? E se quando questo accadesse fosse già troppo tardi?

RECENSIONE

La rosa del deserto, storia narrata dalla duplice penna di Lina e Maria Giudetti, è un romanzo storico che parte da uno studio molto approfondito sulla Sumeria, sui suoi sovrani e sulla cultura, le tradizioni e le atmosfere tipiche di quell’epoca e soprattutto di quei luoghi che accompagnano, vivi e pregnanti, le vicende dei due protagonisti: Ishtar e Dungir.
Lei è una sacerdotessa mentre lui è un re.

Scopriamo sin dalle prime pagine, ricche di dettagli e di informazioni che viaggiano a cavallo tra la fantasia e la realtà, che la nostra protagonista si ritrova ad essere la schiava di Dungir e a dover sottostare a tutti i suoi comandi.
I loro sguardi si incontrarono di nuovo e in quello di lei furono ravvisabili sorpresa e sgomento, mentre in quello di lui aspettative e confusione. Era splendida, alta quasi quanto lui, con dei seni prominenti e invitanti e una vita sottile e seducente. 
L’uomo appare fermo e deciso, dal carattere forte e determinato mentre lei, essendo una ribelle, combatte contro il volere del suo padrone e soprattutto contro qualcos’altro che rende ancora più difficile la sua sopravvivenza: il desiderio.

La rosa del deserto è un romanzo che parte da una rappresentazione storica ben delineata ma è soprattutto un romanzo caldo, erotico, ricco di profumi che giungono dal passato e che avvolgono il lettore, invitandolo in un clima a tratti bollente che ti fa respirare il vero significato della passione e del lento e tormentato innamoramento.
«Sei dotata di grande intelligenza.» ammise di colpo. «Ma il tuo orgoglio ti impedisce di accettare la realtà della tua posizione. Sei una schiava Ishtar e dovrai imparare a sottometterti alla mia autorità.»
Dico innamoramento perché Ishtar è vittima della sua attrazione per Dungir ma lui è già sposato e ha una regina di nome Hatiba alla quale appare fortemente legato, a tal punto da negare in più di una occasione di provare un qualunque sentimento per la sacerdotessa ma di amare soltanto la sua sovrana.
Dobbiamo credergli?
La nuova sovrana era bella ed era evidente quanto Dungir fosse già invaghito di lei. Il guizzo di adorazione ravvisabile nei suoi occhi mentre la guardava, fu come una spina nel cuore di Ishtar. 
A voi la risposta a cui arriverete leggendo le pagine che scorrono via veloci e attraverso le quali scoprirete un mondo poco raccontato ma che ha un fascino leggendario e pertanto anche misterioso e sensuale.

Dungir, nonostante le sue ritrosie si legherà sempre di più ad Ishtar anche se il loro rapporto sarà caratterizzato da tanti alti e bassi perché entrambi si desiderano ma allo stesso tempo sono costretti a combattere contro le loro posizioni, i loro ruoli e le condizioni nelle quali vivono.
I momenti più caldi sono coinvolgenti, passionali, vivono di carne e di spirito.
«Dimmi che mi vuoi, Ishtar. Dimmi che vuoi essere mia.»
Lo stile è apprezzabile e consiglio sicuramente La rosa del deserto a chi ama l’unione tra narrativa storica e immaginazione e soprattutto a chi ama palpitare insieme ai protagonisti, vivendo avventure che non sono mai scontate ma che danno tanto filo da torcere ai personaggi.

La rosa del deserto regala un universo di emozioni, come la gelosia, la possessione, la rabbia, la ribellione ma soprattutto il senso del dovere e la difesa dei valori in cui bisogna credere. I legami raccontati sono solidi ma allo stesso tempo fragili, minati continuamente dalle minacce esterne, ecco perché questo non è altro che il primo libro di una trilogia che ci farà incontrare ancora una volta Dungir e la sua Ishtar in un futuro non troppo lontano.


2 commenti:

  1. Ciao Antonietta! Il libro ha una cover davvero bella (perchè anche l'occhio vuole la sua parte, si sa!) e mi piace la componente storica, la trovo interessante e originale. Un po' meno mi ispira la trama romantica, ma è solo un'impressione:)

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    1. Ciao Virginia! La penso esattamente come te, io tengo tantissimo alle cover e sono una delle cose che mi colpiscono quando scelgo un libro. Ed è vero, la componente storica è di alto livello! <3

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