Ultime recensioni

lunedì 2 ottobre 2017

✎ Recensione ➱ Rehab di Lidia Calvano e Estelle Hunt

Buongiorno cari lettori! Attratta dal titolo e dalla copertina, ho letto Rehab di Lidia Calvano ed Estelle Hunt, due autrici di cui ho apprezzato davvero tanto lo stile e la cura di ogni dettaglio ma purtroppo la storia non mi ha preso come speravo.

rehab
di Lidia Calvano - Estelle Hunt

Editore: Selfpublishing
Pagine: 407
GENERE: Romanzo
Prezzo: 2,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: 2016
Link d'acquisto:  ➜ QUI

Trama:
Immagina di avere trentacinque anni, di essere un divo del cinema all’apice della carriera, di abitare a Los Angeles e di avere a disposizione tutto ciò che un uomo può desiderare: soldi, donne, alcool, droghe, fan adoranti, una villa da sogno. Il tuo ego smisurato è quello che ti ha portato fin lì, ma anche la bomba a orologeria che sta per distruggerti. Ora puoi farti un’idea di cosa significa essere Jo King. Lauren ha vent’anni, un lavoro da sguattera, un fratello minore da mantenere, una madre svanita nel nulla che ricorda appena, un padre alcolista che ha segnato la sua infanzia. Le cicatrici che porta addosso sono profonde e ha costruito attorno a sé uno schermo impenetrabile per proteggere il suo piccolo mondo dalla bruttura e dalle insidie che la circondano; quanto agli uomini, le ispirano solo timore e disprezzo. Adesso chiediti per chi dei due sia più duro sopravvivere nella città degli angeli. E sappi che qualsiasi risposta ti darai, sarà quella sbagliata.

RECENSIONE

Rehab è un romanzo che mi ha attratto sia per il titolo in inglese, sia per la copertina. La trama mi aveva lasciato un attimo dubbiosa ma ho comunque deciso di leggerlo. Mi immaginavo qualcosa di molto oscuro, misterioso, di complicato e difficile. Qualcosa di contorto, come un serpente che si attorciglia su se stesso ed è costretto a divorarsi la coda. Mi aspettavo dissapori, incongruenze, contraddizioni, mi aspettavo muri contro cui sbattere la testa e tanta ossessione.

Non ho trovato quasi nulla di tutto questo, altresì ho riscontrato uno stile impeccabile, una cura della forma e del contenuto ad altissimi livelli, qualcosa che è veramente raro nell’ambiente del self.
E non sto parlando del semplice scrivere bene, senza refusi e senza errori, sto parlando di un stile inappuntabile, forbito, costruito soprattutto sulla forma ricercata e priva di dissonanze. 

Mentre leggevo mi è venuto in mente lo stile e parti delle scene raccontate da Sylvia Kant nei suoi due romanzi. Un linguaggio pieno di parole di uso poco comune e una capacità descrittiva che non è assolutamente abituale.

Non c’era più desiderio che riuscisse a scuoterlo da quell’apatia.


Bene, in questo romanzo c’è la volontà di presentarsi al lettore in modo perfetto e devo dire che a mio parere, le due autrici ci sono riuscite benissimo.

Altra storia è la trama in sé.

Purtroppo non mi ha coinvolto come speravo. Ad essere onesta mi sono goduta la narrazione fluida, anche se in taluni punti troppo lenta secondo i miei gusti ma sicuramente portata avanti con cognizione e logica, senza lasciare nulla al caso.
Purtroppo non sono entrata in empatia né con Daniel né con Lauren. Due protagonisti descritti sia caratterialmente che fisicamente nel migliore dei modi, ma non mi sono entrati dentro.
Le vicissitudini che li accompagnano non sono riuscite a farmeli apprezzare completamente, lasciandomi addosso una sorta di insoddisfazione.

Lauren è una ragazza che vive di stenti e la cui unica preoccupazione è il fratello, abbastanza scapestrato, soprattutto quando deve assisterlo per un’operazione molto importante. Daniel, invece, è un divo del cinema, un uomo che ha tutto: soldi, belle donne e soprattutto droga a palate.

Il romanzo inizia con una rappresentazione di lui che non è delle più incoraggianti. Sembra ormai perduto, senza più alcuno stimolo, incapace di provare eccitazione per nulla eppure dipendente ossessivo della droga e del sesso.

Un satiro pervertito che cullava una ninfa violata nell’animo.

Sono sue le orge, sono suoi i super festini che si organizzano nelle sue stanze ed è proprio in uno di questi che conosce Lauren.
La ragazza non è di quel mondo, è fragile, magrolina, non certamente una bellezza appariscente eppure in qualche modo riesce a colpire Daniel, che viene attratto soprattutto dalla sua innocenza e dalla sua purezza.
Del resto Lauren è anche vergine e sarà proprio questo a dare avvio al loro rapporto che via via diventerà sempre più enigmatico e per certi versi sconclusionato.





Non solo un corpo in cui affondare ma un corpo da iniziare ai piaceri.

Il titolo che significa riabilitazione riguarda ovviamente la figura di Daniel che è davvero un uomo che sembra aver perso tutto, seppur famoso, la sua vita è solo apparenza e tanta solitudine, perché a dispetto della realtà, è un uomo solo, con un branco di avvoltoi che si fingono suoi amici solo per sottrargli i soldi e approfittare del suo successo.
Lauren è l’unica fonte di verità in mezzo a quell’ammasso di bugie, di trasgressione, di psicosi. Daniel è evidentemente un uomo malato che ha bisogno di aiuto per ripulirsi da tutte le sue perversioni e dipendenze.

Come dicevo prima, la storia non mi ha trascinato completamente e mi è dispiaciuto davvero molto. Il problema credo sia stato il fatto che mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa che mi spiazzasse, cosa che effettivamente non è avvenuta.
Daniel, alcune volte, mi è apparso insopportabile e questo non va bene.
Consiglio Rehab a chi ama i romanzi scritti davvero bene, dove la cura dei contenuti è ineccepibile e a chi apprezza le storie d’amore ambientate in certi contesti, dove non si risparmiano sofferenze e dolori prima di una meritata felicità.


4 commenti:

  1. Ciao Antonietta, bella recensione, come sempre, anche se il libro non ti ha coinvolta troppo. Mi ha colpita il tuo paragone coi libri della Kant, autrice che con mia grande sorpresa ho molto apprezzato, e sicuramente questo potrebbe essere un incentivo per leggere questa storia. Ti dirò, mi lascia un po' perplessa la trama, che è molto "da manuale". Ma non sempre la ripetizione è un difetto, anzi! Terrò presente questa lettura per il futuro:)
    Un abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Virginia, nonostante la storia non mi abbia preso, io credo che possa piacerti, quindi leggerò sicuramente la tua opinione per confrontarmi!
      Un abbraccio!

      Elimina
  2. Ciao Antonietta :-* Peccato che la storia non ti abbia coinvolta come ti aspettavi, soprattutto in presenza di uno stile impeccabile e particolare. Titolo e cover sono molto belli ma la trama non colpisce neanche me. Complimenti comunque per la recensione, hai messo in luce i punti forti del libro facendomi incuriosire :)
    Un abbraccio forte <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Maria! Grazie di aver apprezzato la mia recensione, nonostante gli elementi critici!
      Un abbraccio! <3

      Elimina