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giovedì 23 giugno 2016

Il Mesmerista di Andrea Zanotti Recensione

Buonasera! La seconda recensione di oggi riguarda un romanzo di Andrea Zanotti, Il circo della redenzione, una storia intrigante ma anche molto inquietante che ha come protagonista un circo molto particolare  e un Dio che tutti conosciamo bene...



Titolo: Il Mesmerista
Autore: Andrea Zanotti
Editore: Selfpublishing
Genere: Romanzo
Pagine: 214
Prezzo: 2,99
Uscita: 2016
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TRAMA


In città è giunto il Circo della Redenzione. Un circo bizzarro. Guitti, odalische e mangiafuoco portano sogni ed eventi luttuosi. Una prostituta sacra operante via webchat morta per overdose da stramonio, un direttore di banca fatto a brandelli da un branco di cani e un assessore deceduto per incidente durante uno spettacolo. Questi sono gli accadimenti a spingere il professor Viviano a confrontarsi con il Mesmerista, il signore e padrone del Circo della Redenzione. Quest’uomo inquietante gli parlerà del Dio Denaro, fonte di tutti i mali dell’umanità, e lo coinvolgerà in vicissitudini che ne mineranno ogni convincimento e freno morale. Amore, mistero e rivelazioni messianiche... o solo illusioni?

















Il Mesmerista di Andrea Zanotti, seconda opera che leggo di questo autore che ho apprezzato nel Fantasy La battaglia di Acquirama, è un romanzo la cui caratteristica principale e nel contempo lode incontrastabile, è la metafora.  
Un mondo reale, quello della vita di tutti i giorni rappresentato dal protagonista di nome Ettore Viviani, un comunissimo professore alle prese con una vita da single, con una figlia di nome Giulia, problemi con la ex Stefania, e una nuova e lucente prospettiva amorosa rappresentata dalla giovane e fresca Rossella, che si ritrova a dover fronteggiare l’arrivo in città di uno strano circo, chiamato Il circo della Redenzione. 
Sì, è proprio come state immaginando e ci scommetto che lo state facendo. Questo nome non è assolutamente un nome a caso ma bensì un indizio, di quelli che nascondono sotto un’apparente semplicità, una trama molto intricata che coinvolge ogni figura potente o meno potente, dalla più umile alla più sofisticata della società che ci circonda. 
Noi dobbiamo semplicemente riportare gli uomini a vivere secondo natura. 
E dunque, subito è evidente il contrasto tra: Ettore, sempliciotto professore anche abbastanza confuso sul da farsi, un po’ fannullone, un po’ superficiale nei rapporti con la figlia e con l’altro sesso, un po’ troppo sognatore e attratto dalla bellezza carnale della sua studentessa e il Mesmerista e tutti gli alti rappresentanti, come quelli bassi, del circo della redenzione che affliggono con la loro presenza pesante e dal sapore “altro” l’intera città. 
Badate bene ciò che si legge in questo romanzo è vero quanto è vero il suo contrario. Eternamente affascinata dai circhi e dai personaggi strambi, folli, lontani che li popolano, non potevo non leggere la storia di Andrea Zanotti che non dice solo quello che si legge, ma ad interpretazione, molto altro. 
Il circo si propone come l’unica fonte di redenzione per l’intera umanità, che ha un vero e grande, potente e mistificatore nemico: il denaro. 
Non esistono altri dei da combattere né da adorare, tutti amano in modo incontrastato il dio Denaro. Ebbene il circo è qui per far ravvedere la gente, per risvegliarla da un sogno che la intorpidisce, per mostrargli il vero volto di quel dio che non sta facendo altro che distruggere tutto. 
Tutte le convinzioni della sua esistenza assumevano una prospettiva diversa alla luce della possibile esistenza di un Dio che pilotasse tutto. 
Ahimè il circo con i suoi emblematici personaggi si macchierà anche di qualche fatto di sangue che rimarrà inspiegabile, certamente strano soprattutto agli occhi di Ettore che viene richiamato dal circo proprio perché considerato la chiave per combattere il male, incarnato dal denaro, dalla corruzione, dall’inganno e da tutto ciò che deriva da esso. 
Andrea Zanotti scrive molto bene e ancora una volta lo dimostra. Non si perde in inutili lezzi o fantasie, la sua scrittura mira a scarnificare il volto dell’orrore e mostrare cosa si cela dietro le grandi illusioni con le quali ci hanno insegnato a proteggerci. Da cosa, poi, se non dalla Verità? 
Lo stile è fluido e accompagnato da riflessioni argute e profonde che arricchiscono una storia già completa di per sé e pronta a svariate interpretazioni. 
Ettore si conosceva, sapeva di essere stato sempre dell’idea che l’ipocrisia fosse il male peggiore. Stava solo mentendo a se stesso. Quei morti erano tutte canaglie, dannazione. Se lo erano meritato. Certo, avevano fatto una fine atroce, ma poco contava. 
La principale è sicuramente quella anche un po’ giocosa che utilizza un clichè che si presta con piacere a questo genere di scrittura, rendendolo in modo originale e ironico: il circo. 
Non manca il sorriso sempre amaro, non manca l’amore, non manca la passione come non manca il sangue. Non mancano l’odio e la vendetta ma soprattutto non manca la conoscenza e la speranza. 
Un viaggio che a tratti spaventa, talmente sono alte le ombre che smuove, ma non ci può essere rinascita senza la morte e dunque ancora una volta l’autore dimostra oltre che di saper scrivere, che non è così scontato come sembra, ma anche di essere dotato di un'intelligenza astuta che plasma a proprio piacimento, regalandoci storie come questa che oltre ad intrattenere, ti dicono anche un paio di cosette su cui dovremmo riflettere tutti.

4 commenti:

  1. Io adoro il circo gemellina, la vita circense così piena di quasi magia mi attrae sempre. I misteri, gli intrighi, il niente che è come sembra wow mi fanno alzare l'adrenalina in un battito di ciglia! Bello bello bello questo libro mi intriga in un modo che davvero non si può immaginare. Ombre e luci intravedo dalla tua bellissima e affilatissima come sempre recensione. Bellissima gemellina, stupenda come sempre! un abbraccione con tutto il cuore <3

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    1. Cara Ely, anche in questo siamo gemelline! Anche io, come ho detto, adoro il circo, ecco perchè questo romanzo mi ha intrigato subito. Inoltre si aggiunge il fatto che è pieno di metafore e di rimandi alla realtà. Molto interessante da leggere!
      E tu, dolce come sempre, riesci a cogliere alla perfezione tutto quello che dico e non dico in una recensione! Grazie, grazie, grazie! <3<3<3

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  2. In un periodaccio nel quale il tempo da dedicare alla mia passione è difficile da scovare, la tue recensione, Antonietta, spero sia capace di darmi nuovo slancio. Grazie per le belle parole. Per te, Ely, la raccomandazione di non farmi mancare il tuo parere se deciderai di leggere il romanzo.
    Grazie

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    1. Caro Andrea, spero davvero che le mie parole possano darti lo slancio giusto per riprendere a scrivere, anche se so benissimo le difficoltà e il tempo. In ogni caso se scrittura è passione, come credo anche per te, non devi lasciarla andare, mai. :-)

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