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venerdì 15 maggio 2015

Darkside di Alessandra Gaggioli Recensione

Buongiorno e buon venerdì cari lettori! Vi auguro un buon weekend lasciandovi con la recensione di un romanzo edito da Amarganta e scritto da Alessandra Gaggioli, scrittrice e blogger molto conosciuta in rete. Darkside narra una storia che mi è piaciuta molto e che spero possa appassionare anche voi!


Ditemi cosa ne pensate!


Titolo: Darkside
Autore: Alessandra Gaggioli
Editore: Amarganta
Pubblicazione: Maggio 2015
Genere: Fantascienza/Romance
Pagine: 140
Prezzo: 11,00 - 1,99
Trama

Ero stata dichiarata irrecuperabile e pericolosa. Per questo mi trovavo imprigionata in una zattera spaziale lanciata oltre i confini del sistema solare. Sarei stata abbandonata sul pianeta Darkside a meno di incontrare qualcuno disposto a salvarmi da questo destino per condurmi con sé, rischiando la morte ogni attimo della sua vita; un Umano talmente forte da resistere alle mie lusinghe. Alle mie mani. Ai miei occhi. Al gelo delle mie labbra. Quando incrociai il cargo spaziale del capitano Thomas Traümer pensai che la mia fine fosse arrivata. Invece era solo un nuovo inizio. 


Biografia 

Mi chiamo Alessandra Gaggioli ma a causa del primo concorso IoScrittore, in cui dovevo conservare l’anonimato, ho aperto una pagina fb con uno pseudonimo e quello ha preso il sopravvento, così sono conosciuta in rete e su fb come Federica Gnomo. Sono nata a Viterbo, mi sono laureata con lode in Architettura e Restauro a Firenze dove ho vissuto per molti anni. Ho avuto diverse esperienze di lavoro e di impegno sociale: architetto, direttore d’azienda nel tessile, direttore di piccola casa editrice per due anni, direttore provinciale Fismo (federazione italiana moda) e tenente di Croce Rossa Italiana. Sono sposata e ho una figlia scrittrice y/a Dorotea De Spirito sicuramente più brava e famosa di me. Vivo in campagna con due cani, Lilly e Bebolino. Amo leggere da sempre, soprattutto romanzi classici e storici e autori di altre culture; sono attratta dalle storie con basi di verità, tanto che io stessa nei miei romanzi parto sempre da fatti che mi colpiscono, anche solo un trafiletto di giornale. In genere scrivo storie d’amore e affronto temi difficili con semplicità. Amo cucinare e ingrasso facilmente immaginando i piatti che vorrei preparare. Da tre anni sono redattrice della rubrica cucina del magazine on line Lovvy.it e ho pubblicato ricette per i due libri di Cotto e Mangiato, editi da Fivestore. Nel mio blog Gnomo Sopralerighe pubblico racconti, ricette, recensioni di libri, impressioni di lettura ed esperienze editoriali. Promuovo scrittori con interviste culinarie/letterarie molto seguite. Tra il 2011 e il 2014 ho pubblicato diciotto racconti su antologie di ottime case editrici. Il mio primo vero romanzo, Il ragazzo alla pari, una commedia rosa leggermente hot, è uscito per Gremese editore, nel maggio 2013.



“Ti chiedo solo di prendermi per mano Capitano, perché ora ho un po’ di paura. Ora che ti ho ritrovato, è più difficile morire.”



Darkside è un romanzo che ti cattura subito, sia per lo stile accattivante e mai noioso, sia per la trama, ben articolata e capace di incuriosire dalla prima all’ultima pagina. Si tratta senza dubbio di fantascienza, ma lasciatemelo dire, solo della base, ossia del contesto nel quale la storia ed i personaggi si muovono, perché poi per il resto è meravigliosamente un romance a tutti gli effetti. Una trama intrigante che riesce a mescolare molto bene aspetti legati all’azione e nello stesso tempo dare largo spazio alla dimensione psicologica dei protagonisti, in particolar modo di Breeze, l’eroina.

Il titolo del romanzo ha una duplice valenza. Formalmente si riferisce a Darkside, ossia il pianeta verso il quale i cosiddetti rifiuti umani, in altre parole i reietti, quelli considerati colpevoli di crimini abietti e non riscattabili, vengono spediti quando il Consiglio decide che non sono degni di vivere nella società. C’è da sottolineare che ci troviamo nell’anno 3000 e questo aspetto va considerato in relazione all’ambientazione e allo sviluppo di taluni personaggi che sono tipicamente fantascientifici. La stessa Breeze è dotata di poteri paranormali, sviluppati, secondo quanto lei stessa racconta, durante la sua infanzia ed adolescenza, a causa dei numerosi abusi subiti, alcuni voluti, altri in condizioni di costrizione.
Ma Darkside, si riferisce sottilmente anche al lato oscuro dell’anima di ciascuno di noi ed in particolar modo a quello della protagonista, che perdendo completamente la propria umanità, ha perso anche ogni possibilità di redenzione e di salvezza.

La narrazione, che procede attraverso il suo unico ed onnisciente punto di vista, mette in luce il suo carattere e la sua storia che fin dal principio la vede come una bambina molto difficile, alle prese con la morte precoce dei genitori ed un rapporto assolutamente morboso con il fratello.
Breeze è stata condannata dal Consiglio, messa su una zattera spaziale che la condurrà verso Darkside, il pianeta dei maledetti e dei dimenticati. Ma c’è una possibilità di salvezza. Il capitano di una navicella spaziale può decidere di salvare un reietto, prendendolo con sé, sulla propria nave. Da quel momento in poi sarà legato a lui per sempre. Ed è ciò che avviene alla nostra Breeze. Verrà salvata dal comandate Thomas e per legge, la sua vita appartiene a quest’uomo, bello e gentile che l’ha salvata da morte certa.

L’autrice ha uno stile pulito ma allo stesso tempo usa termini e costruisce frasi che dicono altro, come se aleggiasse in esse qualcosa di superiore, che le porta ad avvolgerti e a farti sentire, più delle semplici lettere messe in fila, l’atmosfera e le angosce di chi vive la storia.
Una storia tormentata, di cui buona parte è racchiusa nella mente di Breeze, che attraverso il rapporto che lentamente instaura con Thomas e la sua fidanzata Vegan, infermiera della navicella, rivive i suoi più dolorosi ricordi che la riconducono inevitabilmente al fratello perduto, che aveva lo stesso nome del capitano. Una strana coincidenza o c’è dell’altro che il destino ha in serbo per loro?

Breeze è una donna difficile, il suo personaggio mi è piaciuto molto come d’altra parte anche quello di Thomas. Fin dal loro primo incontro, dagli sguardi che si scambiano, dalle mezze parole non dette, è chiaro il contrasto latente che intercorre tra i due come se fossero due metà di una stessa realtà, ma opposte.  Lei scontrosa, irriverente, ribelle, fredda e distaccata. Un’assassina che uccide dopo aver incanalato tutto il calore che le serve, usando il rapporto sessuale e la sua indiscutibile bellezza per ottenere ciò che vuole, senza mai provare sentimenti e senza mai realmente innamorarsi.

“Non dovevo essere succube di niente e nessuno. Non volevo soffrire più, solo far soffrire. Far innamorare, avere rapporti carnali e vendicarmi.”

Thomas invece, la spiazza. E’ dolce, comprensivo, estremamente generoso. Un uomo che le ricorda inevitabilmente e continuamente il fratello Tomi, l’unico in grado di farla sentire parte del mondo e di completarla.

“Io, figlia della Luna: pallida, solitaria, chiusa nel mio mondo interiore. Lui figlio del Sole: estroverso, pratico, forte. Umano.”

Ho amato molto questo contrasto e tutte le opposizioni che ne derivano e che mettono in evidenza la profondità dei due personaggi e l’alternarsi inevitabile di passato e presente che rendono ancora più intricato ed entusiasmante lo svolgersi della storia.
Breeze desidera Thomas, lo vorrebbe tutto per sé anche se è forte la voglia di ucciderlo, dopo averlo conquistato, perché soltanto così, lei prova piacere.

“Ma per quanto potesse sfuggirmi, io l’avrei sedotto e inevitabilmente ucciso. Avevo bisogno di essere amata, invece l’unica cosa che riuscivo a fare era togliere la vita e provare piacere. Ormai era il copione del mio destino, ne conoscevo ogni mossa.”

Eppure qualcosa accade che cambia le carte in tavola. Breeze, che fino ad allora e per tutta la sua vita, è stata fredda, determinata, un  blocco di ghiaccio vero e proprio, in grado di scaldarsi solo momentaneamente, appropriandosi arbitrariamente del calore umano necessario alla sua sopravvivenza e poi uccidendo, scopre lentamente che quello che l’attrae così indomitamente verso il capitano, non è semplicemente qualcosa di fisico, ma qualcosa che la riconduce maledettamente indietro, al suo passato e alla sua memoria.
Breeze prova soltanto odio verso chiunque, da quando è stata separata dal fratello, dall’unica persona che ama e che è in grado di proteggerla, la sua vita è diventata un inferno. Dentro di lei ci sono in gioco una molteplicità di sentimenti ed emozioni che se da un lato le fanno desiderare di trovare il fratello per riunirsi a lui, nello stesso tempo le fanno anche provare un dannato desiderio di ucciderlo, di vendicarsi per averla abbandonata e per non aver rispettato la promessa di tornare a prenderla. Ma sono andate davvero così le cose?

La trama è piena di sorprese e di colpi di scena. Nuovi personaggi entreranno sulla scena cambiando il corso degli eventi e complicando le apparenti soluzioni ma soprattutto rivelando impronunciabili segreti laddove tutto sembrava essere andato a posto.
L’amore che lega Breeze a Thomas non è così semplice come appare. C’è qualcosa di non detto tra di loro che ha a che fare con il passato di entrambi. Eppure nonostante ciò, Breeze si sente protetta accanto a lui, si sente in pace con il mondo, si sente nel posto giusto dopo anni in cui la sua anima ha soltanto vagabondato, alla ricerca di un porto sicuro. Apparentemente non c’è nulla che possa legarli, soprattutto con la consapevolezza che lei ha sempre e soltanto amato un unico uomo nella sua vita: il fratello. Il rapporto tra loro, quando erano bambini, è un legame proibito, moralmente inaccettabile. Il loro affetto, nei momenti di maggiore paura e quando la separazione era ormai vicina, si è trasformato in una vicinanza fisica che ha superato le barriere della decenza. Ma qualcosa li attraeva inspiegabilmente l’uno verso l’altra, e tutte quelle barriere precostruite e apparentemente invalicabili, sono cadute come un misero castello di carta al passaggio di quel vento così furioso ed incontrollabile.

“Inutile cercare energia da altri; inutile uccidere per provare piacere; inutile scaldarsi con simulacri. Mi riuscivo a fondere solo tra le sue mani. Desideravo lui. Per la prima volta, dopo la scomparsa di mio fratello, pensavo di aver trovato un’anima complementare.”

Il contrasto che l’autrice crea e che sovrappone continuamente Thomas al ricordo di Tomi, è molto forte, percepibile, palpabile e desiderabile. Ho amato il modo in cui è riuscita a dare vita ad un’opposizione sulla quale si basa l’intera struttura del romanzo. Un’opposizione mentale ma anche profondamente fisica, capace di donare spessore e consistenza all’identità dei personaggi e a farli uscire dalla dimensione del banale e del già detto.

“Io stavo diventando troppo inquietante per la mia età. Diversa dalle altre bambine. Pallida, taciturna, chiusa in una difesa gelida in cui solo Tomi poteva entrare. Lontani, io sarei morta nel mio ghiaccio e lui esploso per la sua eccessiva calda energia. La Luna e il Sole. Aspiravamo a un’aurora rosata in cui vivere, ma ci avevano destinato alla notte eterna.”

La visione di questo amore proibito si riflette sul rapporto attuale tra Breeze e il suo capitano che diventa sempre più complesso e di difficile gestione proprio perché non solo lei prova dei sentimenti inaspettati ma anche lui non è assolutamente indifferente a quella giovane donna che è come se lo avesse stregato.
Un amore vissuto in modo originale, tormentato, perverso ma anche un amore incantatore, capace di superare le barriere del tempo e dello spazio per ritrovarsi. Nonostante io non ami molto i contesti fantascientifici, in questo romanzo non ho assolutamente avvertito questo aspetto che quindi non mi ha affatto disturbato. Altresì ho vissuto con coinvolgimento ed interesse lo svolgimento della storia, l’incastro dei protagonisti, la capacità dell’autrice di affascinare e di incuriosire a tal punto da averlo letto in qualche ora.

Ho avvertito anche un senso soffuso di malinconia, di tutta quella nostalgia che esplode tra le mura della memoria quando essa è piena di sensazioni di qualcosa che abbiamo vissuto, conosciuto, toccato e che poi ci è stato strappato via. Quell’alone di mancanza, di assenza che è maledetta presenza dell’indimenticabile, che ha messo radici nel cuore e che neanche la tempesta del tempo, degli anni che si accavallano e s’inseguono,  può e deve cancellare.
Tormentato, fisico e vissuto profondamente tanto da creare cicatrici quando è impossibile controllare la passione che esplode, il desiderio di unione, la complementarietà che converte in un unico essere perfetto, due entità che da sole non hanno senso.

Un romance che appassiona perché c’è passione, c’è quella sottile e velata ricerca, che poi appartiene a tutti noi, dell’anima gemella, quella complementare, quella che s’incastra perfettamente con le nostre paure, con i nostri desideri, con le nostre malattie. Quella che è venuta per salvarci, per prenderci per mano e farci sentire finalmente parte di questo mondo. Quell’anima che è già presente nella nostra memoria, nonostante pensiamo di non averla mai vista prima. Che fa parte di noi e della nostra esistenza ancora prima di incontrarla. Quell’anima che ovunque, tra le stelle o su questa terra, tutti noi dovremmo avere la possibilità di dirle: – Hey! Capitano di astronave, sei tu che mi stai cercando tra le stelle? Cosa sei venuto a fare nella mia vita? –

“Potrei gioire per averti ritrovato e piangere in eterno per non poterti avere. Cosa dovrei scegliere? La via della saggezza o quella della pazzia?”



6 commenti:

  1. Grazie. E' bello constatare che mi si legga velocemente. Hai colto ogni sottile aspetto di Darkside e te ne sono grata. <3

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    1. Sono felice di aver colto tutti gli aspetti, è un libro molto intrigante! <3

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  2. Che bella storia, sembra così romantica... *_*

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  3. Bello sul serio. Io me ne sono innamorata subito... adc

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    1. Ne sono felice, è un romanzo che non risparmia emozioni... ^^

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