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mercoledì 18 gennaio 2017

Innaturale di Anya M. Silver Recensione

Buongiorno cari lettori! Grazie alla gentilissima autrice che mi ha omaggiato di una copia, oggi vi parlo di un Dark Romance intenso e cattivo, di quelli che a tratti non riesci neanche a buttare giù per la crudeltà e la sfrontatezza di alcune scene. Lo stile è perfetto, l'audacia da premiare. Un romanzo non per tutti, ma per quelli che non hanno limiti mentali nè morali!

Innaturale
di Anya M. Silver

Editore: Selfpublishing
Pagine: 489 
GENERE: Noir/Dark Romance
Prezzo: 4,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: Dicembre 2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Non pensavo di essere preparata ad affrontare ciò che la vita aveva in serbo per me. Non ero pronta ad ammettere quello che sentivo crescere in me. Ho provato a resistere, ho lottato contro la mia debolezza, ma non è servito a niente. Alla fine, ho ceduto. Ho combattuto con le unghie e con i denti contro qualcosa di innaturale, un sentimento profondo, tossico, che mi ha fatta sua, contro la mia volontà. Forse una vittima, preda di un terribile incantesimo, prova le stesse cose che ho provato io per tutta la mia vita. Forse la magia è reale. Forse questi sentimenti sono davvero il frutto di un micidiale incantesimo. Oppure di una terribile maledizione. Perché mi sento maledetta, non incantata. L’amore tormentato e viscerale ha annebbiato la mia mente e fatto prigioniero il mio cuore, che ha sanguinato per lui, per così tanto tempo. Iago Cesar Vinci. Il mio nome è Sveva Luisa Vinci e Iago è mio fratello.

RECENSIONE

Innaturale è una storia spiazzante, devi essere davvero preparato all’impossibile per riuscire ad apprezzare una lettura che sfida qualsiasi tipo di barriera morale, mentale e fisica per raccontarti di un legame che non ha vincoli di sorta, se non quelli del sangue. 

Un legame che non è soltanto proibito ma è assolutamente inadeguato, innaturale, perverso e per certi versi persino macabro perché si nutre di un male di fondo, di un’attrazione per il dolore e per la sofferenza che accoglie in sé una visione del tutto estranea a quella civilmente accettata. Una visione che è oltre ogni definizione, una visione contorta, contradditoria, che si nutre degli spazi manchevoli dove i demoni interiori fanno festa e strisciano, strisciano tra la pelle ed il sangue per raggiungere le parti più nascoste degli organi umani. 

I L   C U O R E
Il cuore di Sveva. Il cuore di Iago. I loro cuori sono così marci così come i loro corpi che si cercano, si attraggono, si sfiorano fin da quando sono bambini?
Corpi di anime innocenti che si sentono abbracciati in un turbine di strane voglie ed equivocabili desideri che nell’età adolescenziale vengono messi da parte grazie alla partenza improvvisa di Iago, fratello tanto amato da Sveva, e figlio prediletto di un padre ricco e autorevole che nasconde più di qualche segreto.
La famiglia Vinci è composta da Sveva, Iago e Alessandro, il primogenito, l’artista, colui che rivelerà essere gay e che diventerà un tassello fondamentale nella lotta tra Sveva e il suo fratello-amante.

Immonda. Quella era una cosa immonda. Quel desiderio era un abominio.

Dopo la dipartita di Iago all’età di diciotto anni, la vita di Sveva procede senza grossi scossoni fino  a quando l’amore della sua vita, torna, torna a bussare alla sua porta dopo tanti anni nei quali nessuno sa che fine abbia fatto.

Torna non più un ragazzo gentile e premuroso, dolce e affabile bensì un uomo duro, quasi inanimato, dagli occhi di ghiaccio fuso, i capelli lunghi e lo sguardo di pietra. Torna uomo crudele, distaccato, un probabile malvivente che si accompagna ad un losco figuro, anch’egli tanto bello quanto pericolosamente letale: Roberto.
Una coppia che mette i brividi solo a guardarli, che prende possesso della casa di famiglia e mette a soqquadro sia la vita di Sveva che quella di Alessandro.

Sarai sempre mia. Fino alla fine dei miei giorni.

Il primo incontro dopo tanto tempo, vede una Sveva totalmente stravolta da questo ragazzo ormai uomo che è diventato di una bellezza irresistibile. Il suo fascino è terribile quanto dannato, molto simile a quello emanato da una maledizione. E’ glaciale, imperturbabile, assassino e arrogante. Ma con lei, la passione erutta come da un vulcano mai sopito. L’attrazione fugge dai loro corpi per rintanarsi nelle loro teste, pronta a comandare tutto il loro essere. Sveva è completamente soggiogata da Iago. Ne subisce ogni maledetta parola, gesto o silenzio. E’ terrorizzata da Roberto, che le incute timore e inquietudine mentre non riesce a distaccarsi dal fratello che ogni volta la ipnotizza con un solo sguardo.

Era solo un’ossessione? No. Certo che no. Non era solo una misera ossessione o un accecante desiderio. Iago era la vita. 

L A   M I A   V I T A

Ma perché Iago è tornato? Cosa vuole da Sveva?
Una cosa soltanto: lei. La vuole tutta. La vuole per sé, la vuole senza condizioni, senza fraintendimenti, senza sbagli, e senza nessuna dannata esitazione.
Iago è totalmente fuori di testa, è al limite della ragione, è coinvolto in affari poco chiari, è un criminale pronto ad uccidere e che ha già ucciso.

Sono tanti i segreti che lentamente Sveva scoprirà e che la porteranno ad essere ad un passo da odiarlo. Ma quell’odio non arriverà mai a sovrastare l’amore. Quell’amore impuro, sporco, pregno di sospiri, di gemiti, di macchinazioni, di grida soffocate e di sussurri innominabili perché Iago è come un Dio. E’ talmente bravo ad adorare la sua Diosa, la sua dea, colei che ama più della sua stessa vita. Colei che lo attrae, lo intimidisce, lo tramortisce e allo stesso tempo lo rende assolutamente vivo. 

Quando lo guardavo non vedevo altro che pericolo, scorgendo il male nei suoi occhi di acciaio fuso. Era quello ad attirarmi di più?

Iago è un personaggio molto interessante. Una figura complessa e complicata. Un ragazzo che ha subito trasformazioni troppo grandi per reggere una vita che inevitabilmente lo ha cambiato e lo ha plasmato a sua immagine e somiglianza. Iago è una macchina da guerra. E’ senza scrupoli, è cattivo, impassibile, è prepotente ed orgoglioso ma è anche terribilmente innamorato.

Della sua Sveva. Unica, irripetibile, insostituibile Diosa.
La bellezza di un incanto che si nutre del malvagio per far nascere qualcosa di ancora più terribile.

Sveva è all’inizio una figura sottomessa alla potenza del fratello. Ne subisce il fascino e la volontà, ma lentamente il suo carattere viene fuori e sarà capace di rivelare una sorpresa soltanto nel finale.
Anya M. Silver è un’autrice con potenziale e con bravura. La sua storia non è per tutti anche perché è scritta in modo molto diretto, parla di incesto, di amore e sesso tra un fratello e una sorella. Certo parla anche di sentimenti ma senza alcuna forma addolcente, le sue parole arrivano dritte ai fatti, senza alcuna volontà di mediare alla forma più fisica, cruda e carnale del legame.
Un legame che si nutre del sangue e dell’attrazione e sfida qualsiasi tipo di concetto morale o religioso.

Ho bisogno di sentirtelo dire, una volta. Almeno una volta, solo una fottuta volta.
Molte immagini che parlano delle sensazioni e dei sentimenti dei protagonisti sono poetiche, evocative, capaci di essere paragonabili a versi fatti di armonie distorte e impalpabili sogni. Molte scene sono dei veri e propri incubi, con momenti di violenza e di sessualità esplicita ma mai volgare o disturbante.

Una scrittura liscia, che scivola come seta e ti accarezza. Ma devo avvertirvi. Non ci sono solo carezze per voi, ma soprattutto schiaffi, che come fulmini improvvisi, arrosseranno le vostre guance, giusto per ricordarvi che l’amore è nero come la notte, è languido, perverso, orrido e sbagliato.

Lui è ciò che odieresti in un altro uomo, tu sei quello che distruggerebbe in un’altra donna.

Innaturale non è una storia d’amore in senso tradizionale. E’ piuttosto una lotta continua tra i sentimenti e la ragione, tra la voglia e il suo contrario. Sveva lotta continuamente contro Iago e anche quando sembra che abbia ceduto del tutto, ecco, che tutto nuovamente cambia.

Amore e lotta, desiderio e risentimento. Emozioni che si susseguono e che non ti lasciano il tempo di respirare per quanto tu abbia voglia di farlo. L’autrice è brava a farti sentire in apnea, completamente subissata da ciò che racconta, dall’aria densa e pregnante di attrazione, fascino, sensualità, disperazione, orrore. 

Qui non c’è niente da salvare, né da proteggere. L’autrice è capace di farti credere che tutti abbiano bisogno di essere salvati e invece alla fine…


Alla fine ciò che resta è solo un grande senso di potenza. Una storia forte e toccante, una storia che ti abbassa le difese e ti fa quello che vuole. Una storia oscura e terrificante come Iago, il suo protagonista. Suadente e contraddittoria come il suo sguardo che sembra di due colori diversi. Un occhio più chiaro e l’altro più scuro come se fosse il confine di un’altra dimensione. Quanti di voi sono pronti a guardare dentro questo abisso e soprattutto lasciarsi guardare... senza timore di affondare?

12 commenti:

  1. Ho letto pensieri molto discordanti su questo libro, diciamo che quelli negativi provengono da persone non preparate al tipo ti lettura che stanno per affrontare. Io non credo che lo leggerò, ma solo perché al momento sono satura di Dark.
    Comunque complimenti per la bellissima recensione, sembra di leggere una poesia <3

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    1. Grazie per le tue parole, Jessica. Anche io ho letto di impressioni negative e come ho specificato bene nella recensione, per fare questa lettura bisogna sapere davvero a cosa si va incontro.
      <3

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  2. Ciao Antonietta! Che recensione interessante, al momento non credo di essere in vena per un libro così ma credo che un giorno potrei davvero dargli una possibilità perchè mi incuriosisce parecchio, anche se come sempre è merito del tuo modo di scrivere le recensioni che trovo perfetto! ^_^

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    1. Ciao Federica, grazie mille! Spero che tu possa iniziare presto questo genere di letture, perchè sono curiosa di sapere cosa ne pensi! :*

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  3. Bellissima recensione, Antonietta. So già che è un romanzo difficile da "mandar giù" ed è per questo che sto aspettando il mood giusto per leggerlo, è già nel reader. ^^

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    1. Grazie, Ophelie! Bisogna apprezzare il Dark per leggere questa storia e credo che forse neanche basti, perchè è veramente molto oltre! :-)

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  4. Ciao Antonietta, meravigliosa recensione*-* Mi hai messo una tremenda curiosità di leggerlo, anche se il tema è un po' delicato e già con Proibito avevo avuto qualche difficoltà! In ogni caso, non lo conoscevo, quindi è senz'altro l'ennesimo titolo da aggiungere alla lista;)

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    1. Ciao Virginia! <3 Grazie *___*
      Sono felice di sapere che la recensione ti abbia incuriosito ma come hai detto tu, riferendoti anche a Proibito, qui siamo molto oltre, pur partendo dalla stessa base. Quindi, occhio! :*

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  5. Cara Antonietta, solo leggendo la tua recensione ho provato forti emozioni. E' una storia davvero tosta e già dal titolo avevo immaginato di un legame tra fratelli. Io sono molto tentata di leggerlo, ma vorrei prima il tuo parere. Secondo te questa storia potrei reggerla? Considera che ho letto Stolen e non mi ha impressionata più di quanto temevo..aspetto il tuo consiglio xD
    Un abbraccio forte :-**

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    1. Ciao Maria! :* Quanto mi piacerebbe che leggessi questo romanzo e poi sapere cosa ti ha trasmesso <3 E' molto forte, intenso, senza alcun tipo di barriera, ma nessuna veramente. Credo che tu possa leggerlo perchè se hai provato forti emozioni con la recensione, vuol dire che al di là di qualche elemento disturbante che potresti trovare, la storia ti ha trasmesso ciò che doveva trasmetterti, ossia il coinvolgimento, nel bene e nel male.
      Innaturale va letto senza alcun tipo di pregiudizio. E io sarei veramente felice se tu lo leggessi, ma tanto tanto. *____*
      Un abbraccio fortissimo! <3<3<3

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    2. Sono felice di leggere queste parole *_* Lo leggerò sicuramente e naturalmente ti farò sapere cosa ne penso <3

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    3. Sono felice, io, cara Maria, che tu lo leggerai! Non vedo l'ora! *__*

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