Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Einaudi Ragazzi, oggi vi parlo di La luce in ogni cosa di Katya Balen.
la luce in ogni cosa di Katya Balen Editore: Einaudi Ragazzi Pagine: 304 GENERE: Narrativa per ragazzi Prezzo: 14,90€ Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2024 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Tom, il cui padre è scomparso da quasi due anni, è un ragazzino tranquillo e molto timido. Zofia è l’opposto: dentro di lei c’è una tempesta impetuosa che le fa desiderare di combattere il mondo intero per ottenere ciò che vuole. E ciò che desidera di più è che il fifone Tom esca dalla sua vita. Anche Tom odia Zofia, rumorosa e imprevedibile, ma è costretto a trasferirsi a casa sua perché sua madre e il padre di Zofia si amano e stanno per avere un bambino… Un libro di narrativa per bambini e bambine dai 10 anni, di Katya Balen, autrice di "Ottobre, Ottobre". Una storia che tocca le corde più profonde del cuore umano e ci ricorda che anche nelle tempeste più oscure possiamo trovare la forza per emergere, infondendo una sensazione di speranza e consapevolezza. Età di lettura: da 10 anni.
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RECENSIONE
Ogni tanto ci imbattiamo in storie che scuotono nel profondo, che smuovono qualcosa di universale e personale allo stesso tempo, e La luce in ogni cosa di Katya Balen è proprio una di quelle storie.
Zofia è una ragazzina che sembra incarnare il mare stesso: forte, selvaggia, imprevedibile. Ma sotto quella superficie ribollente si nascondono emozioni che solo un mare calmo come quello di Tom può aiutare a comprendere.
Katya Balen ci porta dentro una storia di famiglie spezzate, ricomposte e incastrate in modi spesso dolorosi, mostrandoci come due anime opposte, Zofia e Tom, si trovino a navigare la tempesta emotiva dell'essere improvvisamente costretti a convivere. Zofia è travolgente, carica di rabbia, gelosia e un'inquietudine che la fa vacillare. È difficile non empatizzare con lei, nonostante i suoi comportamenti spesso aspri e ingiusti nei confronti di Tom. Ma chi di noi non ha mai sentito quel tipo di rabbia che non riusciamo a esprimere correttamente, che ci avvelena ma è frutto della paura di perdere qualcosa di caro?
Tom, al contrario, è il rifugio della tranquillità. Il suo desiderio di pace, la sua timidezza, il suo mondo fatto di silenzi e carta piegata in meravigliose gru origami lo rendono un personaggio tenero e fragile. La sua sofferenza per il passato, quel buio che tenta di tenere lontano con le luci, è palpabile. Eppure, è proprio la forza di Tom che sorprende, una forza che emerge nella sua capacità di resistere, di sperare che un futuro più luminoso sia possibile.
L’autrice è brava nel creare due personaggi che sono l’uno l’antitesi dell’altro, ma che proprio attraverso il loro contrasto ci mostrano quanto i sentimenti umani siano complessi e intrecciati. Ci insegna che non esiste un solo modo di affrontare il dolore, la perdita o la paura del cambiamento, ma che ognuno ha la sua strada, che è valida quanto quella degli altri.
E il mare, onnipresente in questa storia, diventa un personaggio esso stesso. È il luogo dove Zofia trova pace, il riflesso delle sue emozioni tumultuose, ma è anche il simbolo di cambiamento e adattamento. Le onde che si infrangono sono l’immagine perfetta per rappresentare le tempeste interiori dei protagonisti, e la loro capacità di superarle.
Il tema della famiglia è centrale: cosa significa essere una famiglia? È un legame di sangue o si costruisce giorno dopo giorno, con l’accettazione e la comprensione reciproca? Zofia e Tom dovranno rispondere a queste domande, e noi con loro. È una storia di ricostruzione, di perdono, di trovare un equilibrio tra chi eravamo e chi possiamo diventare.
Le dinamiche tra Zofia, suo padre Marek e Tom sono realistiche, intense, e piene di quelle sfumature che rendono le relazioni familiari così complesse. Marek, con la sua calma e il suo amore incondizionato, è il pilastro su cui Zofia può appoggiarsi, ma anche Tom, con la sua silenziosa saggezza, trova in lui un porto sicuro.
Infine, mi ha colpito come Balen riesca a bilanciare il dolore e la speranza.
C'è un filo sottile che lega ogni pagina, che ci ricorda che la vita non è mai semplice, ma che esistono momenti di bellezza, di comprensione, che ci fanno andare avanti. E quando Zofia e Tom finalmente iniziano a vedere l'uno nell'altro qualcosa di più, qualcosa di umano e vulnerabile, il lettore non può fare a meno di sentirsi sollevato, come se anche noi stessimo trovando un po' di pace in mezzo alla tempesta.
Questo libro è un gioiello di delicatezza e intensità, una lettura che ci invita a riflettere su quanto siamo disposti ad accogliere gli altri, a capire che ogni cuore porta con sé le sue ferite, ma che con amore, pazienza e comprensione, anche le onde più agitate possono trovare il loro equilibrio.
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