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lunedì 30 dicembre 2024

Recensione: HONEY AND SPICE di Bolu Babalola

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Piemme, oggi vi parlo di Honey and spice di Bolu Babalola.

honey and spice

di Bolu Babalola
Editore: Piemme
Pagine: 432
GENERE: New Adult/College romance
Prezzo: 8,99€ - 18,90
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Kiki Banjo ha imparato a difendersi dalle delusioni sentimentali. La sua regola d'oro è: non farsi coinvolgere. Attraverso il suo programma radiofonico, Brown Sugar, condivide le proprie pillole di saggezza con le altre ragazze del Whitewell College, per proteggerle da chi non ha intenzioni serie. Non può perciò tirarsi indietro dall'avvertire del pericolo le sue ascoltatrici, quando un nuovo e intrigante studente, Malakai Korede, inizia a fare strage di cuori nel campus. Kiki, però, è ambiziosa e per poter accedere a un prestigioso stage estivo a New York dovrà collaborare proprio con l'attraente e sexy Malakai. Con l'obiettivo di realizzare i propri sogni, i due fingono una relazione dolce e bollente al punto giusto per affascinare la popolazione studentesca e aumentare gli ascolti di Brown Sugar. Kiki è sicura che riuscirà a mantenere la relazione entro i termini dell'accordo, ma Malakai sembra conquistare prima la sua amicizia e poi, forse, qualcosa di più...

RECENSIONE

Honey and spice di Bolu Babalola è il romanzo che non ti aspetti, con una protagonista che è mille cose insieme e un contesto universitario che butta fuori tante di quelle tematiche che avresti modo di parlarne per ore intere. 

L’ambientazione di Whitewell College non è solo uno sfondo, ma un microcosmo delle tensioni sociali e culturali contemporanee. L'università rappresenta uno spazio dove la comunità nera è unita, ma anche frammentata in sottogruppi con dinamiche di potere interne. La comunità è descritta con una precisione che ne evidenzia la forza e le sfide. I personaggi navigano in un mondo fatto di microaggressioni, pressioni culturali e il costante bisogno di riaffermare la propria identità in un contesto prevalentemente bianco. Le dinamiche sociali del campus sono governate da una complessa gerarchia di popolarità, bellezza e carisma. Il "club" afro-britannico del campus, chiamato Blackwell Society, funge da luogo di aggregazione, ma anche da arena per giochi di potere, flirt e rivalità. Babalola esplora con intelligenza il modo in cui i giovani studenti affrontano le pressioni sociali e le aspettative di successo. 

Kiki è un personaggio affascinante e ben costruito, una giovane donna che incarna la lotta per l’autonomia emotiva in un mondo che spesso riduce le donne a oggetti del desiderio maschile. Attraverso il suo programma radiofonico, Brown Sugar Show, Kiki si pone come guida per le ragazze, incoraggiandole a evitare le trappole dei player. Tuttavia, sotto la sua corazza di sicurezza si nasconde una vulnerabilità profonda. Kiki ha costruito una barriera emotiva per proteggersi dalle ferite del passato. La sua paura di aprirsi agli altri è sia una forza che una debolezza. Socialmente, è un simbolo di empowerment per le ragazze nere del campus, ma la sua posizione la isola. È vista come inavvicinabile, una figura che osserva e giudica, ma che raramente si lascia coinvolgere emotivamente. 

Malakai è il perfetto opposto di Kiki: un ragazzo che usa il suo fascino e il suo carisma per navigare nelle relazioni, ma che cela una profondità inaspettata. Il suo passato è segnato da responsabilità familiari e tradimenti che lo hanno reso cauto, pur mantenendo una facciata sicura e affascinante. Malakai è un ragazzo che desidera essere visto per quello che è realmente, oltre la superficie. Il suo bisogno di connessione autentica si scontra con la diffidenza di Kiki. È un catalizzatore di tensioni: il suo arrivo al campus sconvolge l'equilibrio delle dinamiche di potere tra le ragazze, diventando oggetto di contese e rivalità. 

Kiki si è guadagnata una certa fama al campus per i suoi consigli pungenti e per le sue opinioni forti sulle relazioni. Ha costruito un personaggio che incarna l’indipendenza emotiva e l’autosufficienza sentimentale. Parte del suo successo deriva dal fatto che lei stessa sembra immune alle dinamiche di potere e manipolazione nei rapporti romantici. In una puntata del suo show, Kiki critica pubblicamente un certo tipo di uomini – proprio come Malakai – descrivendoli come player e mettendo in guardia le ascoltatrici dal lasciarsi coinvolgere. Tuttavia, poco dopo, viene vista in una situazione compromettente con lui, dando l’impressione di essere ipocrita. Questo episodio minaccia di danneggiare seriamente la sua credibilità. I fan di Kiki iniziano a dubitare di lei. Il suo messaggio di autonomia sembra perdere valore di fronte all'apparente contraddizione tra le sue parole e le sue azioni. Le ascoltatrici, che considerano il suo show un faro di guida nelle relazioni, cominciano a metterla in discussione. Per salvare la situazione e ripristinare la fiducia, Kiki e Malakai decidono di fingere una relazione romantica. L'idea è che: se il loro rapporto è percepito come un’eccezione genuina alla regola, e non come una semplice contraddizione delle convinzioni di Kiki, la sua immagine può essere salvata. 

Fingere di essere una coppia permette a Kiki di mostrare che anche lei può avere una relazione senza rinunciare alla sua autonomia e ai suoi principi. Malakai accetta di partecipare al piano, inizialmente per motivi personali e per il divertimento del gioco, ma poi si rende conto che Kiki gli piace davvero. Quello che inizia come un piano strategico si trasforma in qualcosa di più complesso. La loro attrazione reciproca e le emozioni autentiche mettono in crisi i confini del finto fidanzamento. Kiki è costantemente sotto scrutinio. Ogni loro interazione viene osservata, giudicata e analizzata, aggiungendo stress alla situazione. Fingere di stare insieme costringe Kiki a confrontarsi con le sue paure legate all’intimità e alla vulnerabilità, mentre Malakai deve affrontare i suoi problemi di fiducia e insicurezza. 

Tra i temi del romanzo troviamo l’empowerment femminile con cui si celebra la forza delle donne nere, esplorando il modo in cui navigano tra desideri personali e pressioni sociali. Kiki rappresenta un modello di autonomia, ma il suo viaggio dimostra che anche l’indipendenza ha bisogno di equilibrio. Le relazioni autentiche con il rapporto tra Kiki e Malakai che sfida l’idea tradizionale dell’amore, mostrando che l’intimità non è una debolezza, ma una fonte di forza. La comunità e l’identità con l’università che diventa uno spazio di crescita, ma anche di conflitto. Le dinamiche della comunità nera universitaria offrono uno spaccato realistico delle sfide dell’identità culturale in un mondo globalizzato. 

Una lettura che colpisce per la copertina allegra e divenente ma invece affronta temi oltre che attuali anche tanto complicati e quindi non è una lettura da fare tanto per. Nonostante ciò, i personaggi risultano immediatamente simpatici, capaci di coinvolgere e chiaramente dotati di quella caratteristica che non guasta mai in un libro: l’idea che ci si possa fidare di loro. Kiki è come una compagna di stanza di cui ti fidi a occhi chiusi, e Malakai, beh, lui è gentile e generoso, un vero ragazzo d’oro. 

Una storia che non sbaglia nulla, che è arguta, intelligente, ironica, ma anche molto riflessiva; una storia che pensa e che ti fa pensare senza mai essere pesante; che si legge per piacere e perché ti va, senza alcuno sforzo. 
Naturale, come bere quando si ha sete.

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