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martedì 15 ottobre 2024

Recensione: QUELLA VOLTA CHE MI SONO UBRIACATA E HO SALVATO UN DEMONE di Kimberly Lemming

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice DeAgostini, oggi vi parlo di Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone di Kimberly Lemming.

QUELLA VOLTA CHE MI SONO UBRIACATA E HO SALVATO UN DEMONE

di Kimberly Lemming
Editore: DeAgostini
Pagine: 256
GENERE: Fantasy Romance
Prezzo: 9,99€ - 16,90
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Niente avventure. È questo il mantra di Cinnamon Hotpepper, una semplice mercante di spezie del villaggio di Boohail. La sua unica aspirazione è vivere una vita tranquilla, lontano da qualsivoglia seccatura. Lei non è come gli altri al villaggio, giovani incoscienti pronti a imbarcarsi in viaggi assurdi per diventare eroi in nome della dea Myva. Tipo Glen, il suo ex. Tutto quel che Cin desidera è un morbido gatto da accarezzare, un bell'uomo nel suo letto e il miglior formaggio prodotto dall'amica Brie da mettere sotto i denti. E le cose per un po' filano anche secondo i piani. Almeno fino alla notte in cui, la vista offuscata da una birra di troppo, Cinnamon si imbatte in uno strano viandante. Un demone, in realtà. Un demone brutale, ma incredibilmente affascinante che, attratto e stordito dal potere della cannella nelle tasche di Cin, la segue e la costringe a partire insieme a lui per annientare Myva, la divinità che a quanto pare ha ingannato tutti, umani e demoni. Cinnamon, che aveva sognato sempre e solo una vita ordinaria, si prepara a seguire Fallon, il demone più sexy della storia dei demoni, in un'impresa pericolosa e probabilmente senza ritorno. Ma forse la cosa più difficile per la mercante di spezie di Boohail non sarà resistere a draghi e a banditi, bensì al prorompente fascino di un demone impetuoso che si ostina a viaggiare al suo fianco senza maglietta... Una rom-com fantasy eccentrica con due improbabili protagonisti che si attraggono e respingono tra avventure frizzanti ed estremamente... speziate.

RECENSIONE

Immaginate di essere una mercante di spezie, tutta concentrata sulla vita tranquilla e senza scossoni, magari con un bel gatto sulle ginocchia e del formaggio da sgranocchiare. E poi, puff! Una notte di bagordi cambia tutto, e vi ritrovate ad avere al fianco un demone sexy che vi trascina in un’avventura a dir poco surreale. 

È più o meno quello che succede a Cinammon, la protagonista di questo romanzo eccentrico e scoppiettante. Cin, come la chiamano gli amici, non ha niente dell’eroina classica. Lei ama la vita comoda, detesta i drammi e, se potesse, eviterebbe ogni pericolo come la peste. Ma il destino ha deciso diversamente, e mentre si gode il festival del villaggio, la nostra adorabile ubriacona si ritrova a fare squadra con Fallon, un demone tanto affascinante quanto pericoloso. 

Già da qui capiamo che questa storia non sarà il solito fantasy epico, ma una rom-com tutta da ridere. Kimberly Lemming ci offre una protagonista ironica, sincera e assolutamente fuori dagli schemi. Cinnamon non è la solita ragazza che vuole diventare un’eroina: il suo unico obiettivo nella vita è mangiare formaggio e starsene per i fatti suoi. E chi può biasimarla? Peccato che il demone Fallon abbia altri piani, e trascini la povera Cin in una battaglia epica contro una divinità che forse non è così divina come tutti credono. 

Il punto forte del romanzo sta proprio nel tono ironico e leggero con cui vengono affrontate situazioni decisamente assurde. Il lettore si ritrova a ridere insieme a Cin, una protagonista che non si prende mai troppo sul serio, anche quando il pericolo è reale. Fallon, dal canto suo, è il classico bad boy demoniaco senza maglietta, ma ha una chimica perfetta con Cinnamon, che ci fa desiderare di vedere come si evolverà la loro relazione. I temi trattati sono quelli classici del fantasy: l’eroe (o l’antieroe, in questo caso) che deve salvare il mondo da una minaccia sovrannaturale, il viaggio iniziatico e lo scontro tra bene e male. Ma tutto è rivisitato con uno stile che sa essere insieme sexy e divertente, giocando sui cliché del genere senza mai scadere nel banale. 

A un primo sguardo, potrebbe sembrare un romanzo costruito per far ridere e intrattenere con dialoghi spassosi e situazioni assurde, ma se ci si addentra tra le pagine, emerge una riflessione più profonda sul tema della responsabilità, delle scelte e del destino, il tutto trattato con una sottile ironia che non appesantisce mai la narrazione. Cinnamon è l’anti-eroina per eccellenza: una donna che non ha nessuna intenzione di diventare un personaggio epico, e che preferirebbe restare nel suo piccolo mondo fatto di spezie, vino e un’infinita scorta di formaggi. Questa sua natura "riluttante" però rende il suo percorso di crescita più interessante. Il viaggio che intraprende con Fallon è una chiara allegoria della vita stessa: puoi anche cercare di evitare i problemi, ma alla fine sono loro a trovare te, spesso nei momenti meno opportuni e nei modi più impensabili. Cin si trova quindi catapultata in una realtà che non desidera, ma che è costretta ad affrontare, portandola a rivedere la sua idea di sé e di cosa significa veramente "vivere tranquilli". Il tema delle scelte è un altro elemento forte del romanzo. 

Cin non è obbligata a seguire Fallon, eppure lo fa, forse perché, nonostante il suo dichiarato disinteresse per le avventure, c’è una parte di lei che desidera di più dalla vita. È la stessa dinamica che spesso sperimentiamo anche nella realtà: quante volte siamo spinti a fare qualcosa che non vogliamo, solo per scoprire che quella scelta ci porta a crescere, a cambiare e, in un certo senso, a evolvere? Questa tensione tra ciò che si desidera davvero e ciò che la vita ci propone è rappresentata con delicatezza e ironia, senza mai appesantire la narrazione, ma dandole uno spessore che va oltre la semplice comicità. 

Fallon rappresenta invece la tentazione, ma anche la libertà. È l’antitesi della vita ordinaria che Cinnamon tanto desidera. Lui incarna il pericolo, l’imprevedibilità e la passione. La loro attrazione, così esplosiva e allo stesso tempo tenera, rappresenta quel mix di desiderio e paura che accompagna ogni grande cambiamento. Fallon non è solo l’interesse amoroso di Cin, ma è anche il simbolo di ciò che la spaventa e la attrae: l’ignoto, il diverso, ciò che non può essere controllato. 

E qui l'autrice gioca con un tema universale: il bisogno di sicurezza contro il fascino del rischio. In fondo, chi di noi non è stato almeno una volta nella vita diviso tra il restare nella propria comfort zone e il lanciarsi in qualcosa di nuovo e potenzialmente pericoloso? Un altro aspetto interessante è la destrutturazione dei cliché. Il romanzo si prende gioco dei luoghi comuni del fantasy e della narrativa romantica. L’autrice ridicolizza l’idea degli "eroi predestinati", trasformando Cinnamon in una protagonista che, con i suoi difetti e le sue insicurezze, risulta molto più vicina a chi legge rispetto ai classici eroi senza macchia e senza paura. Allo stesso modo, Fallon, pur essendo un demone affascinante, non è il classico bad boy redento dall’amore: la sua natura resta misteriosa, il suo fascino pericoloso e i suoi intenti non del tutto chiari fino alla fine. 

Riflettendo anche sulle dinamiche femminili, il romanzo mette in scena un’amicizia tra donne – quella tra Cinnamon e Brie – che è solida, divertente e priva di competizioni tossiche. È un tocco di freschezza rispetto alla classica rivalità femminile che spesso viene usata come escamotage narrativo. Qui, invece, l’amicizia tra le due donne è autentica, un porto sicuro in mezzo alle tempeste dell’avventura. Le loro conversazioni sono uno dei punti più divertenti e leggeri del libro, offrendo uno spazio di genuina complicità e affetto. 

Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone è una lettura che sa divertire, ma anche far riflettere. Tra risate e battute, si nasconde una riflessione più profonda sulle scelte che facciamo, sui rischi che dobbiamo correre e su come la vita, con tutti i suoi imprevisti, ci costringa a uscire dalla nostra zona di comfort. È un romanzo che ti prende per mano, ti fa ridere, sospirare e, nel mezzo di un’avventura, ti fa anche pensare: forse è proprio questo mix tra leggerezza e profondità a renderlo così irresistibile.

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