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giovedì 30 giugno 2016

Il mio angelo di Lina Giudetti Recensione

Buonasera! Il post di stasera è dedicato a Il mio angelo di Lina Giudetti un romanzo che parla d'amore ma non solo. Una storia che affronta problematiche reali e vicine come la bulimia e i rapporti familiari in modo approfondito e rispettoso. Un romanzo che consiglio a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso e che sia davvero vicino alla realtà.



Titolo: Il mio angelo
Autore: Lina Giudetti
Editore: Selfpublishing
Genere: Romanzo
Pagine: 374
Prezzo: 0,99
Uscita: 2016
Aura è una ragazza molto complicata e segnata dal divorzio dei suoi genitori. A causa dell'abbandono del padre che si trasferì all'estero con la sua nuova compagna quando lei era ancora una ragazzina, ha sviluppato una profonda diffidenza nei confronti degli uomini che considera tutti dei gran bastardi e non ha mai voluto impegnarsi sentimentalmente con nessuno tanto che a ventitré anni è ancora illibata. I suoi unici interessi sembrano essere lo studio e il conseguimento di una laurea finché un giorno il destino non pone sulla sua strada Angelo, un trentacinquenne affascinante ed empatico che svolgendo la stessa professione di suo padre, l'odontoiatra, stravolgerà la sua vita al punto tale da spingerla a rivalutare ogni convinzione e preconcetto. Tra loro nascerà sin da subito una forte attrazione che porterà Aura a scoprire pian piano le gioie dell'amore e del sesso… Angelo le colmerà il vuoto che ha nel cuore donandole la tenerezza e la dolcezza di cui ha bisogno. Tutti i suoi drammi interiori tuttavia e il suo inconscio complesso di Elettra renderanno la sua vita ricca di alti e bassi finché non accadrà l'impensabile… 


















Il mio angelo è un romanzo ben scritto, con due protagonisti descritti in modo esauriente e preciso, con una storia addosso che non è facile, una di quelle che ti complicano l’anima se le leggi con trasporto e commozione.

Aura è una giovane ragazza di 23 anni con una famiglia molto particolare. Il padre l’ha lasciata come ha lasciato sua madre per andare a vivere in Francia con la sua nuova fiamma. La madre di Aura è una donna che pensa solo a se stessa, e che dopo aver superato, per modo di dire, l’allontanamento del marito, decide di pensare soltanto a se stessa e alla propria vita amorosa e sessuale, dimenticandosi di avere una figlia. Una figlia come Aura che non è una ragazza come le altre. Molto sensibile, fragile, deteriorata dall’interno da una fame bulimica che la sta distruggendo e che la rende malata a tutti gli effetti, bisognosa di aiuto e soprattutto di affetto.
Talvolta ero solita pensare che il mio carattere complicato e intollerante avrebbe tenuto lontano chiunque, ma non volevo questo. Non volevo rimanere sola.
Ma le sue urla sono silenziose, le sue parole non fermano il vento e la madre continua a vivere imperterrita e lontana da lei senza rendersi conto che la figlia si sta autodistruggendo. Aura è afflitta dalla distanza del padre, non riesce a capacitarsi del suo abbandono, soffre in modo inesprimibile la sua assenza e il suo mancato interessamento a tutto ciò che la riguarda. In aggiunta anche il comportamento della madre la lascia spesso basita. Lei ed Aura hanno due visioni della vita e delle relazioni sentimentali completamente agli antipodi. E’ la madre stessa, contro ogni formalità ed affetto materno, ad incitarla ad andare a letto con qualcuno, ritenendo che il problema potrebbe essere proprio questo: l’assoluto disinteressamento della giovane ragazza per qualsiasi essere maschile che non sia il padre.
Ero stranita dalle sue parole. Quale madre incoraggiava la propria figlia a scopare? Forse ero all’antica ma non riuscivo a credere che a lei infastidisse che ero ancora vergine.
Emerge sin dalle prime pagine una sofferenza di base che avvolge come un’ombra che non fa respirare la vita della protagonista. Aura è insicura, delicata, appare priva di slanci, eternamente triste, come se nulla possa davvero squarciare il velo della sua solitudine, una solitudine che non si vede dall’esterno, perché Aura ha due amici a cui è molto legata e tra di essi c’è Elena, la sua migliore amica. Quindi esce, si diverte nel limite del possibile ma è dentro se stessa che si sta lasciando andare, si sta perdendo ancor prima di essersi mai trovata.

Il suo segreto, la sua estenuante lotta contro la bulimia non l’ha mai confidato a nessuno, non lo sa anima viva e questo è un fardello che giorno dopo giorno si fa sempre più pesante.
Fino a quando per caso e per un banale mal di denti si ritrova nello studio di Angelo, un dentista. Angelo che non è un nome casuale, prima di tutto è il nome del padre di Aura ma è anche una metafora che accompagnerà la protagonista durante tutto il romanzo.
Voleva già prendersi confidenza? Faceva forse così con tutte le donne? Inevitabile.
Inizialmente la giovane è tremendamente impacciata e lotta continuamente tra il desiderio che prova verso un uomo che è più grande di lei e la paura di sbagliare, non avendo mai provato quel tipo di attrazione per nessuno.
Lina Giudetti racconta una storia profonda, capace di coinvolgere, che non scherza, che non è divertente, che ti mette davanti alcune realtà della vita e tu ci vai bellamente a sbattere contro. La bulimia, i rapporti familiari, i tradimenti, gli inganni, gli orrori che ognuno di noi, nel suo piccolo mondo, deve affrontare ogni santo giorno. L’autrice si dimostra consapevole e generosa nel raccontare una storia che non è delle più felici, che prima di tutto mette fuori la parte triste e anche più vera di una vicenda che può appartenere a tante persone e come tale va rispettata fino in fondo.

Aura combatterà contro il suo istinto che la condurrà a fidarsi di Angelo, a lasciarsi andare tra le sue braccia per sentirsi finalmente a casa, ma quanto le costerà donare amore e fiducia a qualcun altro, quanto la farà soffrire ma soprattutto quanto sarà forte per sopportare il peggio che dovrà ancora arrivare?
Lui era un angelo anche di fatto, il mio angelo perché si era sempre reso disponibile ad aiutarmi quando ne avevo avuto più bisogno.
Il mio angelo può apparire come un romanzo pieno di romanticismo e di delicatezza, infatti il titolo e la cover possono trarre in inganno, ma credetemi, rimarrete piacevolmente sorpresi da una storia che è molto matura e che non si ferma alla pura e semplice descrizione amorosa. Essa va a scandagliare le sfumature meno luminose dell’anima, cerca di trovare risposte alle domande dell’esistenza, cerca di trovare pace in un inferno fatto di una malattia che ti conduce lentamente a dimenticare cosa significhi vivere e quanto sia importante farlo. A volte avrei voluto schiaffeggiare Aura per la sua freddezza, per il suo distacco ma comprendevo perfettamente il suo stato di disagio, il suo senso di inadeguatezza, non poteva credere che un uomo come Angelo, bello, interessante, maturo, potesse innamorarsi di lei. Eppure è ciò che accade ma questo non esime la protagonista dal dolore e dall’affrontare ancora una volta le menzogne e l’abbandono.
Non avevo mai assaporato altre labbra in tutta la mia vita eppure ero sicura che le sue erano perfette sotto ogni punto di vista.

Lina Giudetti, di cui ho avuto modo di leggere il Fantasy Anime Eterne, si presenta in una veste totalmente diversa, dimostrando preparazione, profondità, assoluta coscienza nel raccontare una storia non facile, troppo vera e troppo vicina al dolore per essere trattata con superficialità o semplice accompagnamento. Il mio angelo narra certamente di un amore difficile perché nato in un contesto vero, quotidiano, in cui persone come Aura combattono contro la propria malattia tutti i giorni. Combattono con i genitori per trovare un punto d’incontro, per riconciliarsi con essi a causa di ferite che non si sanano mai. Combattono per trovare l’input, il loro posto nel mondo, la loro realizzazione. Un romanzo vero, vero fino all’osso.

Tango Down - Nella mente dell'assassino di Gianluca Durante Recensione

Buongiorno cari lettori! Grazie a Leone Editore ho letto Tango Down-Nella mente dell'assassino di Gianluca Durante. Un thriller carico di colpi di scena che parte da una serie di fatti realmente accaduti legati al terrorismo e al web. Una storia intricata con molti personaggi, tutti coinvolti a modo loro in un mondo dove la Verità si nasconde fin troppo bene grazie anche al nemico numero uno del nostro tempo: Internet.


Titolo: Tango Down-Nella mente dell'assassino
Autore: Gianluca Durante
Editore: Leone
Genere: Thriller
Pagine: 384
Prezzo: 12,90
Uscita: Giugno 2016

Il governo affida a Omar Leto, agente dei servizi segreti, e a Elisa Peretz, giovane criminal profiler, il compito di fermare un serial killer fuggito da un penitenziario di massima sicurezza in seguito a un cyberattacco al sistema di sorveglianza. Intanto, nel corso delle indagini su un triplice omicidio, il cronista Stefano Mombelli si imbatte in un informatico che, oltre a rivelargli preziose informazioni su un virus che si sta pericolosamente diffondendo in Internet, potrebbe aiutarlo a risalire all’identità dell’assassino; eppure il giornalista ha già incontrato quell’individuo: il suo cadavere era quella mattina sul luogo del delitto. 















Tango Down – Nella mente dell’assassino è un thriller pieno di colpi di scena e con un ritmo serrato che ti impedisce di lasciarti andare a chissà quale immaginazione o congettura, perchè l’autore non ti dà nemmeno il tempo di pensarci tanto è veloce il suo stile narrativo che t’inchioda ad ogni singola pagina.

L’inizio si avvalora di un prologo che vede come protagonista Stefano Mombelli, un giornalista che ha una vita abbastanza altalenante tra discussioni sul campo lavorativo e dubbi riguardanti il contesto che lo circonda e una sfera emotiva e sentimentale alquanto impoverita.

La sua mente viaggia tra il sogno e la realtà e proprio a questo proposito l’autore connette in continuazione i suoi romanzi precedenti con quest’ultimo, creando una rete invisibile di collegamenti che rimandano gli uni agli altri. Altravita e Altravita.2 sono i romanzi che hanno anticipato quest’ultimo e parlano di un serial killer che addescava le sue vittime su sito che si chiamava, appunto, Altravita, incentrato sull’onironautica, ossia il sogno lucido.
Molto anche di Tango Down è incentrato su questo concetto che tanto delizia quanto danna il protagonista.

Subito dopo il prologo, il lettore è introdotto direttamente nel vivo della storia con un primo capitolo schiacciante dal punto di vista formale e contenutistico. Poche parole per evidenziare un dato di fatto agghiacciante: un serial killer è scappato dal carcere.
Chi è e perché? Ma soprattutto come ha fatto?
E lui ama fare del male a coloro con i quali è arrabbiato.
I sistemi informatici sono in allarme e in quella notte solo apparentemente come tutte le altre, nell’aria risuona una melodia strana ed inquietante: la voce di Freddy Mercury che canta The Invisibile Man mentre sugli schermi scorre la frase più famosa di quella stessa canzone.

Non so come nè quando ma ti stringerò di nuovo tra le mie braccia...

Un virus informatico che manda in tilt tutto il penitenziario mentre il serial killer delle studentesse o meglio conosciuto come Covra, fugge alla ricerca della sua vendetta. Intanto un triplice omicidio incastra Mombelli in un’indagine che coinvolge persone a lui vicine ed altrettante di cui non sospetta neanche l’esistenza.

Omar Leto e la criminologa Elisa Pertez si occupano di quegli omicidi mentre la politica, l’ecoterrorismo e il web si confondono in un gioco fin troppo meccanico nel quale non fanno altro che scambiarsi le maschere.
Vediamo quanto ti riuscirai ad avvicinare… Sa che questa tappa del tour dovrà essere accantonata. Ma la notte è ancora giovane. Come le vite che si porterà via.
Il ritmo è veloce, lo stile fluido, qualche rallentamento dovuto all’inserimento di spiegazioni e di delucidazioni riguardanti gli aspetti più tecnici dei computer e del web ma l’aria del romanzo non subisce contraccolpi, mantenendosi sempre con una marcia in più. Senza sconti e senza doni.

L’autore riesce a mescolare invenzione e realtà, facendo chiaramente riferimento ad una serie di fatti realmente accaduti negli anni addietro e che hanno riguardato il terrorismo e il web. Svelarveli adesso significherebbe darvi informazioni importanti sulla stessa trama del romanzo e non ne vale la pena.
Nella vita esistono cinque sentimenti fondamentali che danneggiano la purezza dell’animo umano. Colpa. Odio. Vergogna. Rivalsa. Angoscia. E i sentimenti impuri vanno puniti. E’la sola strada per la salvezza.
Tango Down, il cui titolo fa riferimento ad un codice, Tango Down appunto, che viene pronunciato in uno scontro, quando il nemico è stato abbattuto. Queste due parole messe insieme sono anche usate nel web e in altri contesti e mai come in questo caso furono più adatte.
Tango down è un’espressione usata nel gergo militare per annunciare che un bersaglio, un terrorista o un qualunque obiettivo strategico sono stati neutralizzati. Di recente è stata adottata dagli hacker quando buttano giù un sito web.
Mombelli non è l’unico invischiato volente o nolente in questa storia, ma anche altri personaggi, addirittura insospettabili, mostrano lentamente la loro vera natura.

Tutto parte da quando, anni addietro, un gruppo di tre amici universitari crearono uno dei virus più discussi, chiamato appunto The Invisible Man.
In una caccia senza esclusione di colpi ad un serial killer che non trova pace, oltre a temi fondamentali ed attuali come il terrorismo e i pericoli del web, c’è anche posto per l’amore, per una bara trasparente che contiene un corpo che ricorda così bene Biancaneve…

Tutto verrà messo in discussione quando lo stesso Mombelli sarà accusato, e allora al lettore sembrerà di cadere dal letto e di svegliarsi con una dolente botta in testa. Cosa cavolo sta succedendo? Mi sono forse perso qualcosa? E’ questa la sensazione che ho avuto, ad un certo punto, e che sono certa avrete anche voi. L’autore riesce a tessere legami insospettabili, ad inserire sempre nuovi elementi che mettono in gioco nuovamente tutte le carte.
All’interno della cassa rimasta sotterrata per circa vent’anni c’è il cadavere imbalsamato di una ragazza: le sue mani sono ancora intrecciate in grembo, i capelli lunghi e neri incollati al cranio. “Anna...” sussurra. “Adesso sembri proprio Biancaneve.”
Tu sei lì a cercare di dare un senso a certe informazioni, ad alcuni dettagli, ad altrettante sensazioni che ti portano in una determinata direzione e mentre ti stai costruendo la tua idea, arriva lui e con un semplice gesto, distrugge tutto e tu sei di nuovo punto e a capo.

Tango Down - Nella mente dell’assassino è un romanzo imperdibile per tutti gli amanti del web. Ti permette di scoprire cosa c’è dietro molte situazioni che affrontiamo ogni giorno quando ci sediamo davanti al nostro pc. E’ imperdibile per chi ama i thriller scritti bene, che riescono a coniugare realtà e fantasia senza mai apparire esagerati o fuori luogo.
Un romanzo che fino alla fine ti tiene sulle spine e che se non arrivi fino all’ultima pagina, non puoi essere certo che sia finita davvero.