Ultime recensioni

giovedì 30 aprile 2015

Intervista a Domenico Andrea Schiuma, autore di Facemmo l'amore una notte di maggio

Buongiorno! Riprendiamo con le interviste, proponendovi quella realizzata a un giovane autore esordiente, Domenico Andrea Schiuma che ha pubblicato con Lettere Animate un romanzo dal titolo Facemmo l’amore una notte di maggio.


Attualmente è in corso un Blogtour dedicatogli, di cui potete visualizzare le tappe cliccando qui.

      


Ciao Andrea, grazie di aver accettato questa intervista.



1- La prima domanda riguarda la scrittura. Cosa significa per te scrivere?

Per me scrivere è prima di tutto un piacere. Non credo, infatti, a chi sostiene di scrivere per lanciare messaggi all'umanità. Da quando ho scritto il mio primo racconto non riesco a immaginare un giorno della mia vita senza battere parole su una tastiera o scriverne su un foglio.

2- Quando hai iniziato?

La mia prima esperienza con la scrittura risale alle scuole elementari. Mi venne regalato un quadernone rosso, e presi a scriverci poesie. Per almeno tre o quattro anni mi dedicai alle poesie, e la cosa bella era che credevo di essere talentuoso. Ma avevo sei anni. Qualche tempo fa ho riletto quelle "poesie" con la mia ragazza e ci siamo fatti una marea di risate: erano piuttosto improbabili. Poi ho scoperto l'amore per l'informazione, e quindi per il giornalismo, più o meno alle medie, ed è un amore che non mi ha mai abbandonato. La narrativa è arrivata molto più tardi, in terza superiore. Scrissi un racconto per un concorso di scrittura. Il racconto si intitolava Come un fiume che scorre e ha avuto molta importanza nella mia vita.

3- Parlaci del tuo romanzo Facemmo l’amore una notte di maggio.

E' la storia di un uomo che vive un'infanzia molto difficile durante la quale sviluppa due vizi: un rapporto ossessivo con la madre e la pessima abitudine di origliare le conversazioni e le storie degli altri. Quando la madre, Rosalba, muore, Nicola, il protagonista, intraprende un viaggio per distrarsi, in un certo senso, e arriva a Bari. Qua incontra Natalia, una giovane attrice che è stata lasciata senza apparenti motivi dal ragazzo, Lorenzo. E non vi dico nient'altro.

4- Il titolo è molto importante. Raccontaci il motivo della scelta.

Sul titolo ero anche parecchio indeciso, a dire il vero. Avevo pensato anche a "L'amore una notte di maggio", ma mi dava troppo di "L'amore ai tempi del colera", romanzo che io adoro. Comunque il motivo del titolo è questo. Il protagonista, nella stessa notte di maggio ma in anni differenti, si ritrova in situazioni diverse. La prima volta, deve affrontare l'ictus della madre; la seconda volta deve ammettere a sé stesso di essersi innamorato di una diciassettenne. Mi piaceva l'idea di legare col titolo due momenti della vita di un uomo profondamente diversi. E di dare la sensazione che la stessa notte cambi radicalmente, in circostanze differenti, l'esistenza del protagonista.

5- Il protagonista, Nicola Mastrogiovanni è un uomo complicato, legato alla madre da un rapporto morboso e con difficoltà a relazionarsi. Perché questa scelta?

Perché sono un sadico. Quando scrivo, si intende. Mi piace far vivere ai miei personaggi le situazioni più complicate. Ma anche perché mi affascinano molto gli emarginati, gli ultimi della classe. Non credo che sarei in grado di raccontare storie con protagonisti di ceti elevati, oppure trame con il lieto fine.

6- Nel tuo romanzo si affrontano tematiche profonde come la violenza, la solitudine, il rapporto con i genitori e l’amore, il tutto in una chiave molto personale. Raccontaci del perché hai scelto di narrare una storia sicuramente non facile.

Tecnicamente non ho scelto di trattare queste tematiche. Mentre scrivevo, non ci pensavo. Quando ho riletto il romanzo, poi, mi sono reso conto che involontariamente ho parlato di tutto questo. Max Weber (sì, faccio riferimento a un sociologo perché sto studiando Sociologia e la sto adorando) sosteneva che un sociologo sceglie i temi da affrontare in base alle proprie predisposizioni. Ecco, penso sia accaduta la stessa cosa. Violenza, solitudine, amore, sono temi che mi hanno sempre attratto e sono portato, quindi, ad approfondirli.

7- Hai mai pensato di abbandonare tutto mentre scrivevi?

C'ho pensato, c'ho pensato. Scrivere non è sempre così facile come sembra: a volte la tentazione di mandare al diavolo tutto ti viene, ed è difficile dirle di no. Spesso trovare il bandolo della matassa non è assolutamente semplice. Però bisogna resistere, quando arrivano questi momenti.

8- Ti sei ispirato a qualcuno in particolare per creare i tuoi personaggi?

Nessuno in particolare. Ed è inconsueto per me, perché di solito quando invento dei personaggi ho sempre dei "modelli di riferimento" ai quali mi ispiro, presi dalla vita reale o anche solo da qualche romanzo o da qualche film.

9- Qual è il personaggio che ti ha creato maggiori difficoltà nella stesura del romanzo?

Sarò scontato, ma senza dubbio il protagonista, Nicola Mastrogiovanni, è il personaggio che mi ha causato maggiori difficoltà. È il più problematico, è contraddittorio, alienato dalla realtà, a modo suo un po'psicopatico. Non è stato facile ritrarlo.

10- Cosa ti aspetti da questo romanzo?

Nulla di che. Spero solo che piaccia, naturalmente.

11- Perché dovrebbero leggere il tuo libro?

Domanda da un milione di dollari. È difficile rispondere a una domanda del genere, perché si rischia di sembrare presuntuosi. In ogni caso, credo (spero) che il mio libro abbia una storia non male, raccontata in un modo non molto diffuso, e penso che trasmetta emozioni. Ora tiro l'acqua al mio mulino: questo è quello che penso io, se ho ragione devono dirmelo i lettori, leggendo il libro.

12- Quali sono i tuoi autori preferiti?

Adoro Marquez. Ma "Cent'anni di solitudine" non è il suo libro che mi è piaciuto di più. Ho apprezzato a dismisura "L'amore ai tempi del colera" e ho adorato anche "Memorie delle mie puttane tristi", un piccolo gioiello. Tra i classici, adoro Dostoevskij e Oscar Wilde. Nel ramo della saggistica mi piacciono molto le opere di Terzani. Fra i contemporanei apprezzo Isabel Allende e Carofiglio (spero che la mia ragazza non legga questa intervista, lei odia Carofiglio). Devo ancora decidere se odio o amo Baricco: gli darò una terza chance.

13- Chi è Domenico Andrea Schiuma nella vita di tutti i giorni?

Un ragazzo che studia Scienze Politiche perché vorrebbe diventare giornalista. Un ragazzo che guarda molti film, legge molti libri, esce con gli amici, suona chitarra classica da quando ha sei anni. Uno che colleziona sfere di vetro, di quelle con dentro la miniatura di un monumento e la neve finta, come ricordi dei suoi viaggi. Uno che vorrebbe imparare a suonare i bicchieri di cristallo per pura curiosità.

14- Hai intenzione di scrivere e di pubblicare ancora? Se sì, cosa?

Di scrivere, continuerò certamente a scrivere. Non è una cosa che riesco a fermare. Continuerò senza dubbio con i romanzi, i racconti, e le mie collaborazioni con qualche testata. Pubblicare ancora? Certo che lo vorrei: bisogna vedere se ci sarà di nuovo qualcuno che mi darà fiducia.

15- Se dovessi dedicare il tuo romanzo a qualcuno, a chi lo dedicheresti?

Non avrei di preciso un nome da fare. Lo dedicherei a chi mi ha supportato (e sopportato) mentre scrivevo il libro, e a chi lo legge, senza dubbio. Forse, ma dico forse, lo dedicherei anche a chi, nella vita, ha bisogno di una seconda opportunità: è un aspetto importante nel romanzo. Ma il perché non ve lo dico mica adesso.


lunedì 27 aprile 2015

Segnalazioni Gargoyle Books, Harlequin Mondadori De Agostini, Multiplayer, Atmosphere Libri e Sonzogno!

Buongiorno cari lettori! Vi presento sei romanzi appartenenti a generi completamente diversi, pubblicati rispettivamente da Gargoyle Books, Harlequin Modadori, De Agostini, Multiplayer, Atmosphere Libri e Sonzogno!


Date un’occhiata e se qualcosa vi incuriosisce fatemelo sapere! 



Titolo: La sentinella
Autore: Claudio Vergnani
Editore: Gargoyle Books
Pagine: 462
Prezzo: € 18,00
Ebook: -
Data di uscita: Aprile 2015

             

Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un’era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito. Ma disastri naturali, catastrofi legate all’incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso. Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall’uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l’Ordine delle Sentinelle. La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta? Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere? Venite, signori, entrate nell’inferno sotto la protezione di una Sentinella.





Titolo: Campari a colazione
Autore: Sara Crowe
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 462
Prezzo: € 12,90
Ebook: -
Data di uscita: 5 Maggio 2015

             

Nel 1987, il mondo di Sue Bowl cambia per sempre. Sua madre muore,lasciandola con la sensazione di aver perso una parte vitale di sé. E come se non bastasse, suo padre se la fa con un'orribile mangiatrice di uomini di nome Ivana. Ma la madre le ha sempre detto di fare del proprio meglio con quello che ha, e ciò che le è rimasto sono il suo amore per la scrittura e una zia a dir poco stravagante. Così Sue si trasferisce per un po' nella malmessa magione di famiglia di zia Coral, Green Place, insieme a un numero sempre crescente di eccentrici personaggi. Qui avrà modo di scrivere - anche se forse non è quella grande scrittrice che credeva - e di imparare cos'è l'amore. Avrà tempo di crescere e di fare pace con il passato.




Titolo: Nemmeno in paradiso
Autore: Chelsey Philpot
Editore: De Agostini
Pagine: 352
Prezzo: € 14,90
Ebook: -
Data di uscita: 5 Maggio 2015

             

Charlotte Ryder sa già tutto sul conto di Julia Buchanan prima ancora di conoscerla. Prima ancora di doverla ospitare una notte in camera sua, nel dormitorio del St. Anne College. I Buchanan sono il tipo di famiglia che non passa inosservata. Persino la preside Mulcaster è solita interrompere a metà un discorso per guardarli scendere, uno dopo l’altro, dalla loro lussuosa macchina nera. Per i Buchanan frequentare il St. Anne è come vivere in un acquario: tutti sanno tutto di loro. O almeno così crede Charlotte.  Quello che non si aspetta, però, arrivando al St. Anne dal lontano New Hampshire, è di poter diventare la migliore amica di Julia Buchanan. Di essere inghiottita nel suo mondo abbagliante, fatto di feste ininterrotte, fiumi di champagne, appuntamenti notturni e incontri segreti. Un mondo in cui all’improvviso anche l’amore sembra a portata di mano. Perché quando Charlotte incontra Sebastian, il fratello di Julia, crede finalmente di avere tutto ciò che ha sempre desiderato. Presto però l’idillio si spezza. E davanti agli occhi di Charlotte si spalanca una tragedia. Un terribile segreto annidato dietro lo sfarzo che illumina le esistenze dei magnifici Buchanan…







Titolo: The Queen Of The Tearling
Autore: Erika Johansen
Editore: Multiplayer Edizioni
Pagine: -
Prezzo: € 19,00
Ebook: -
Data di uscita: 9 Luglio 2015

              

Il giorno del suo diciannovesimo compleanno la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio alla volta del castello in cui è nata per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Kelsea è una ragazza determinata che adora leggere e imparare e che somiglia ben poco a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Kelsea sarà pure inesperta, ma non è indifesa: al collo porta lo zaffiro di Tearling, un gioiello dagli immensi poteri magici, ed è accompagnata dalla Guardia della Regina, un gruppo scelto di coraggiosi cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus. Kelsea avrà bisogno di tutti loro per sopravvivere alla cabala di nemici che cercherà di impedire la sua incoronazione con ogni mezzo, da sicari dai mantelli cremisi a tremendi incantesimi di sangue. Nonostante il suo sangue reale, Kelsea è ancora una giovane piena di insicurezze, una bambina chiamata a guidare un popolo e un regno dei quali non sa praticamente nulla. Quello che scoprirà nella capitale, però, cambierà tutto, mettendola di fronte a orrori inimmaginabili. Sarà un gesto semplice quanto audace a gettare il regno nel caos, scatenando la vendetta della tirannica sovrana della vicina Mortmesne: la Regina Rossa, una strega posseduta dalla magia oscura. Kelsea dovrà scoprire di chi fidarsi tra i suoi servitori, i nobili di corte e le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea dovrà affrontare un viaggio alla scoperta di sé stessa e una prova importante che la farà diventare una leggenda…




Titolo: Oro rosso-Il secondo thriller culinario di Xavier Kieffer
Autore: Tom Hillenbrand
Editore: Atmosphere Libri
Pagine: 243
Prezzo: € 16,00
Ebook€ 6,99
Data di uscita: Marzo 2015

              

Dal momento che lo chef lussemburghese Xavier Kieffer è apprezzato dal più celebre critico gastronomico di Francia, è sempre invitato agli eventi più esclusivi. Ma la cena lussuosa al museo d'Orsay, organizzata dal sindaco di Parigi, termina dopo l'antipasto: Ryuunosuke Mifune, il più famoso cuoco di sushi in Europa, improvvisamente muore. La diagnosi è avvelenamento da pesce. Ma Kieffer, un abile detective dilettante, è scettico e scopre rapidamente le contraddizioni del caso. Si tuffa nel mondo della cucina giapponese rendendosi conto che ci sono pesci più costosi dell'oro - e più preziosi di una vita umana.





Titolo: Piccola dea
Autore: Rufi Thorpe
Editore: Sonzogno
Pagine: 272
Prezzo€ 16,50
Ebook€ 9,99
Data di uscita: 7 Maggio 2015

             

A dispetto dei luoghi comuni, il rapporto più intenso per le giovani donne non è quello con il primo amore. È quello con l'amica del cuore. Lorie Ann e Mia, in riva all'oceano della California, sdraiate al sole a scambiarsi segreti, mentre provano a schiarirsi i capelli con il succo di limone, di questa amicizia ne sanno qualcosa. Diversissime tra loro, eppure unite come sorelle, crescono complici e spensierate: non passa giorno senza che l'una sappia nell'intimo cosa nasconde il cuore dell'altra. Siamo nei festosi anni Ottanta, e all'inizio di questa loro storia, che durerà per altri vent'anni, Lorie Ann e Mia si fanno una confidenza che scotta e che impone una decisione complicata: hanno sedici anni e sono rimaste incinte. Mentre Mia è la bulla, scostante, con una famiglia sgangherata, Lorie Ann è la perfezione, quella che tutti invidiano: per la sua bellezza solare, il carattere aperto e generoso, la vita serena avvolta da una famiglia unita. Se la biologia c'entrasse col destino, e la scelta coraggiosa di Lorie Ann di non abortire, all'opposto dell'amica, dovesse venire premiata, avrebbe dovuto essere lei quella baciata dalla fortuna e dal successo. Invece, anno dopo anno, Lorrie Ann scivola in tutt'altra esistenza, e a Mia, pienamente realizzata, non resta che documentare, e interrogarsi sulle ragioni per cui la sorte abbia riservato alla sua "divina" amica un percorso tanto accidentato. Definito in patria un debutto stellare, il romanzo di Rufi Thorpe mostra, con uno stile vivido e graffiante, la profondità dell'amicizia, la natura ambigua della maternità, dell'amore e della lealtà.

sabato 25 aprile 2015

Se un giorno ci rincontreremo di Monique Scisci Recensione

Buon sabato cari lettori! Prima del weekend vi lascio con questa recensione di un romanzo molto breve pubblicato da Monique Scisci per la collana YouFeel di Rizzoli.


Fatemi sapere le vostre impressioni!



Titolo: Se un giorno ci rincontreremo
Autore: Monique Scisci
Editore: Rizzoli You Feel
Pubblicazione: Luglio 2014
Genere: Romanzo
Pagine: 85
Prezzo: 2,49 Ebook
Trama 

Quando niente sembra avere più senso, è giunto il momento di affidarsi al cuore. Alessandra aveva fatto progetti per il futuro e tutti comprendevano Daniele. Ma a volte l’errore di una notte può avere conseguenze enormi. Meglio partire e lasciarsi tutto alle spalle, fare un viaggio, magari in Scozia, dove, tra le misteriose atmosfere di un epico e glorioso passato, potrà finalmente rimarginare le ferite. A Edimburgo Alessandra conosce Carl, un giovane pianista che per mantenersi suona nei locali la sera. Con lui vorrebbe lasciarsi andare, capisce che potrebbe essere finalmente quello giusto, ma prima deve tornare in Italia e chiudere col passato. Anche Carl si sente attratto da quella dolce italiana, ma sa che lei ha bisogno di tempo. Tempo per capire cosa vuole realmente e chi ama davvero. “Se un giorno ci rincontreremo vorrà dire che il destino è dalla nostra parte” le dice prima di lasciarla andare. E il destino decide sempre nel modo migliore. Emozionante, struggente, a tratti malinconica, una storia d’amore che vi commuoverà.


Biografia 

Monique Scisci vive a Milano dove è nata e cresciuta. Da sempre coltiva la passione per i viaggi, la musica rock, l’arte e soprattutto la scrittura. Ha collaborato per un settimanale locale, come articolista. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo urban fantasy L’Ampolla Scarlatta, il cui seguito, Il segreto dell’Ordine, è in corso di pubblicazione.



Se un giorno ci rincontreremo è un romanzo di sole 85 pagine che si rivela immediatamente di facile lettura e di fresco coinvolgimento. Avevo già avuto modo di conoscere lo stile e la scrittura di Monique Scisci, recensendo il romanzo Fantasy intitolato L'ampolla scarlatta. Ovviamente in questa ulteriore prova la trama e gli elementi narrativi sono espressamente legati alla realtà e non vi è nessun riferimento a creature fantastiche o a mondi dell’oltre.

La storia è quella di una ragazza di nome Alessandra alle prese con la sofferenza che deriva da una perdita: l’abbandono dell’amore e di colui che ama.
Dunque, il suo non è altro che un percorso che la conduce dentro sé stessa per ritrovare quella forza e quella determinazione che può permetterle di andare avanti nonostante l’unica sensazione che accompagni ormai la sua vita sia quella del vuoto e dell’inappetenza affettiva.
La sua storia d’amore, così profonda, fisica, irrinunciabile viene ferita in modo indiscutibile dal tradimento dell’uomo che ama e che non sembra essersi lasciato alle spalle una presenza apparentemente soltanto amichevole, che invece diventa un grosso peso da sopportare, soprattutto quando, rimanendo incinta, gli ostacoli diventano due da superare.

La conoscenza del tradimento di Daniele e la consapevolezza che ormai lui sia legato ad un’altra donna da un figlio che dovrà nascere, getta Alessandra in una strana depressione che la porta ad abbandonare tutto e tutti in nome di un fantomatico isolamento che invece di risollevarla non fa che gettarla sempre di più nel baratro della solitudine e del rifiuto di qualsiasi presenza esterna. Nonostante la vicinanza del padre, uomo oltremodo famoso e attore in una nota compagnia teatrale e nonostante l’allegria, il sostegno e la protezione delle sue tre amiche, la donna non sembra volerne uscire, ancora troppo ingabbiata in quel sentimento che, col senno di poi, considera assolutamente sbagliato. La storia con Daniele è nata laddove non doveva nascere, è proseguita sotto l’ombra costante e guardinga di Marta, quella che lui considerava solo un’amica eppure è con lei che l’ha tradita, mettendola incinta.

Monique Scisci ci racconta una vicenda comune, la storia di un tradimento che rompe in mille pezzi un legame che sembrava così forte, nel quale almeno una delle due parti, ci credeva più di tutto. Ci mostra come, attraverso uno sguardo diretto e profondo, la lama affondi nella parte più interna dell’anima e quanto sia difficile ricucire una ferita che porta il nome di quell’amore che credevamo per sempre.

Il suo stile è pulito, delineato, capace di raccontare perfettamente le ambientazioni che si muovono tra Milano ed Edimburgo e ancora più abile nell’aprirci le porte delle personalità protagonista di questo gioco della vita che si chiama passione. Alessandra è prima di tutto attratta inverosimilmente da Daniele, per lei la sua bellezza si chiama perfezione e ogni volta che lo vede, prova quell’irresistibile desiderio di stare con lui. Una fiamma che nemmeno la certezza del tradimento ha sedato. Un fuoco che il tempo non sembra voler spegnere ma che continua ad ardere nutrendosi di speranze illusorie ma soprattutto di rigorosi dietrofront che la donna riesce a fare quando la ragione prende finalmente il sopravvento.

“L’odore del suo profumo la inebriò, era un misto di aromi piacevoli. La sua pelle aveva un sapore evocativo e lei avrebbe voluto affondare il naso nei suoi capelli, appoggiarle labbra sulla pelle liscia e assaporare ogni centimetro del suo corpo. Un fremito le attraversò la schiena e socchiuse gli occhi per un attimo. Si sedette mentre lui avvicinava la sedia al tavolo e riaprì gli occhi osservando il suo corpo di spalle. Ciò che le mancava più di tutto era il contatto, intimo, seducente e familiare.”

Ma come si fa a dimenticare di avere un cuore, una mente quando questa è completamente avvinghiata al suo odore, alla sua pelle, alle sue parole, quelle che ci hanno fatto innamorare e verso le quali proviamo quel senso di divario abissale che porta il nome dell’odio e dell’amore?

L’autrice riesce a coinvolgere e a farci sentire parte di quel dissidio interiore che prova la protagonista, perché anche se non siamo state mai tradite o se lo siamo state, nulla cambia.
Non si tratta di banale tradimento, non si tratta di cercare una via d’uscita, si tratta di risalire da quell’inferno che si chiama abbandono e trovare almeno una ragione per guardare avanti laddove con quella perdita ci sembra di aver smarrito tutto. Le descrizioni emozionali sono efficaci, raggiungono il punto focale della condivisione coadiuvate da una dolcezza che permea lo stile, che arrotonda gli spigoli delle angosce e delle ansie, avvolgendo tutto in una morbidezza tipicamente femminile. Si percepisce chiaramente il rispetto e la partecipazione nel raccontare di un dolore che può davvero bistrattare la vita, anche perché da certi abbandoni, a volte, non ci si rialza più.

“Il tempo non aveva ancora guarito le ferite: la sofferenza era lì e ogni volta che si fermava tornava con la stessa intensità.”

Con tatto e premura ci viene detto di una realtà che si presenta sempre più oscura e informe, rispetto ai momenti di felicità  e d’intesa, fatti  di luce e di condivisione.  Le emozioni interne di chi vive questa sostanziale caduta nel vuoto, straripano e si rincorrono l’una dietro l’altra fino ad afferrarsi e rinchiudersi in quella gabbia chiamata autocontrollo e sopravvivenza, seppur dentro, il nostro mondo, non abbia smesso neanche un secondo di bruciare.

Questa storia parla di amicizia, di affetto paterno, di amore tradito, di voglia di vendetta e ansia di ricominciare una nuova vita ma soprattutto è un percorso, una strada, fatta in salita, che porta alla conoscenza di noi stessi prima che chiunque possa arrivare a farci del male, segnandoci in maniera indelebile.

Il desiderio di avere ancora Daniele tutto per lei è intrinsecamente terreno, respira, vive tanto da strapparsi e farsi in mille pezzi, ogni volta che Alessandra lo incontra e non può toccarlo. Un desiderio che inibisce e languisce, che soffoca e soffia un vento che porta ancora inciso nell’invisibile aria una promessa senza speranza.

“La consapevolezza di non poterlo più avere la frustrava. Amore e odio, ecco cosa provava per lui. Una battaglia intestina la stava dilaniando. La sua presenza la soffocava.”

Le sensazioni e l’istinto la fanno da padrone in questo piccolo romanzo in cui l’errore e la passione sembrano andare di pari passo. Lo sguardo penetrante di chi racconta si avvale delle parole che si caricano di pressione e autorità nella rappresentazione di quel dolore dal quale pare e, sottolineo pare, non ci sia via d’uscita. A tratti si ha la sensazione di essere soffocati da tutta quella marea di emozioni proprio come si sente la protagonista. Ma davvero lei ha perso la guerra dell’amore? O è solo una battaglia che ha soltanto perso una volta ma che non perderà più?

Una comparsa inaspettata che porterà con sé il fascino della musica classica, alleggerirà il peso esistenziale della protagonista. Una presenza risolutrice, uno spiraglio di bellezza e attrazione, di incanto e meraviglia. Una sorta di miracolo laico, un’epifania dal sapore del dono che con semplicità e dolcezza spazza via tutto il nero, lo sporco e quei demoni che non hanno mai smesso di banchettare con la sua capacità di sopravvivere.

Per far sì che nessuno possa più farci del male, dobbiamo prendere consapevolezza di noi stessi, prenderci per quello che siamo, cercare nel nostro profondo quell’indipendenza esistenziale che ci permetta di non dipendere più da nessuno. La perdita, di qualsiasi forma sia e qualunque nome porti, è parte integrante di questa vita, è la nostra umanità a renderla possibile e sbagliato sarebbe desiderare che non ci sia. A testimonianza che nella vita bisogna farsi carico delle proprie esperienze e su di esse fondare la nostra rinascita.